Legnano – Continua una volatilità abbastanza sostenuta sui mercati senza tuttavia aver assistito a movimenti che hanno spostato in maniera stabile l’equilibrio di breve periodo dei prezzi.
Questo è un chiaro segno di come gli investitori continuino a rimanere incerti circa le prossime evoluzioni economico-finanziarie, anche se il sentiment generale rimane comunque fortemente negativo e questo è dimostrato dai prezzi dell’oro, che continuano a muoversi in maniera saltuariamente decorrelata rispetto all’andamento del rischio, evidenza che sta sempre diventando più frequente nei momenti in cui si acuisce l’avversione al rischio.
La moneta unica europea rimane il top performer di ieri, in quanto abbiamo assistito ad aumenti di volatilità dopo la pubblicazione dei dati macro USA sulle vendite al dettaglio (-0.2% come da attese) e sui prezzi alla produzione industriale (0.7% vs 1.2% atteso), che hanno portato il dollaro a perdere valore contro le valute a maggior rendimento per un paio d’ore per poi assistere ad alcuni movimenti che definiremmo strani, in quanto concentrati sull’euro.
Ci spieghiamo meglio. Dopo la pubblicazione dei dati, che come detto hanno portato volatilità di brevissimo periodo, i dollari hanno cominciato ad essere comprati sulla discesa delle borse (su tutti e 4 i cambi che seguiamo a livello di correlazioni, ovvero EurUsd, AudUsd, UsdCad e GbpUsd), per poi girare in vendita sul forte rimbalzo che abbiamo visto sulle borse americane, per poi tornare ad essere acquistati nel momento in cui il rischio ha cominciato a tornare a ribasso (se prendete un grafico orario dell’S&P500 notate bene questi aumenti di volatilità.
Bene, proprio in quel momento, l’EurUsd ha continuato a salire, mostrando dei forti acquisti di euro, giustificati a nostro parere soltanto da fattori tecnici.
Un sentore di quello che stava per accadere ci era stato fornito dallo Speculative Sentiment Index, che nell’aggiornamento di martedì sera mostrava degli sbilanci sul lato long del mercato sia su EurUsd che su cable a aussie, mentre nell’aggiornamento di ieri mezzogiorno ci ha mostrato un giro di posizioni da long (figura 1) a short (figura 2) soltanto sull’EurUsd, suggerendo così potenziali rotture verso l’alto (l’indicatore va a misurare il numero di trader retail che sono lunghi in rapporto ai corti, indipendentemente dalla size della posizione).
EurUsd
La salita di ieri della moneta unica ha permesso al cambio eurodollaro di avvicinarsi ai livelli massimi raggiunti nelle tre settimane passate. Ancora una volta, infatti, abbiamo notato un avvicinamento con una certa difficoltà per i prezzi a riportarsi oltre 1.26-1.2625, dove in molti ipotizzano si possa trovare la prima prova di ripresa del cambio. Se non fosse che non troviamo una tendenza positiva di lungo periodo da invertire, potremmo pensare di trovarci di fronte ad una possibile configurazione di testa spalle (su un grafico orario o H4 e almeno sino a che il livello di 1.2625 non verrà oltrepassato. Neckline è il supporto chiave di 1.2440).
UsdJpy
Passano le ore ed il cambio UsdJpy non fa che confermare come la media a 200 periodi su grafico con candele a quattro ore è il livello da abbattere per assistere ad una ripresa. Il livello si trova a passare a 79.65 nell’immediato futuro, mentre a 79.80 vediamo arrivare i più recenti massimi. Intorno a 79.20 possiamo trovare il primo livello di supporto.
EurJpy
Si è risollevato un poco il cambio EurJpy, pur rimanendo però all’interno di una zona conosciuta. La trendline positiva, che insiste da mercoledì scorso, indica un supporto dinamico passante a 99.10 mentre oramai sappiamo bene come il livello di 100 sia un forte riferimento per un ulteriore salita.
GbpUsd
La trendline positiva che seguiamo fedelmente da una settimana, e che ha origine invece al primo di giugno, è stata toccata anche nelle passate ore. Il supporto dinamico da questa indicato, 1.55, è un livello di chiaro interesse per aspettarsi una continuazione verso l’area di resistenza di 1.56, oppure un’inversione giornaliera decisa.
AudUsd
La figura a rettangolo disegnata da un paio di giorni sul cambio AudUsd continua a risultare valida. Il livello superiore di 1.0000 è stato toccato ancora una volta, ieri, testimoniandone l’importanza e ribadendo come possa risultare utile anche per le prossime ore. Il supporto è distante, 0.9825, quindi probabilmente non utilizzabile nella giornata entrante.
XauUsd
La ripresa dell’oro, messa in atto con grande intensità da venerdì scorso, sta portando all’avvicinamento di un livello dinamico interessante. Parliamo della vicinanza con la trendline negativa che sino da inizio marzo sta spingendo a ribasso i prezzi. Nelle prossime ore questa transita a 1.631$ e ci dirà se il trend positivo sarà qualcosa di duraturo o meno.
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