ATENE (WSI) – Alexis Tspiras ha vinto le elezioni in Grecia per la terza volta in nove mesi, se si considera anche il referendum dello scorso luglio, formando così un nuovo governo, ma i veri vincitori ad Atene sono i creditori e il mondo della finanza.
Questo è il parere di Yanis Varoufakis, ex ministro delle Finanze del governo dello stesso Tspiras, che aveva rassegnato le dimissioni dal ruolo all’indomani del referendum al fine di consentire al premier ellenico di raggiungere con più facilità l’accordo con i creditori.
Ma è lo stesso Varoufakis ad ammettere che il nuovo governo dovrà ora attuare un piano di consolidamento fiscale e di riforma destinato a fallire. Sfidando i partiti di opposizione, Tspiras ha tenuto su un governo con maggioranza ridotta, sconfiggendo i piccoli partiti come Unità Popolare e Potami ma, come avverte l’ex ministro delle finanze, il più grande vincitore è la Troika.
Nel corso degli ultimi 5 anni infatti i conti della Troika hanno tolto il sonno alla maggioranza e ora le misure necessarie al fine di sostenere il terzo piano di salvataggio della Grecia, come ha promesso Syriza, passeranno con una maggioranza comoda avendo a bordo quasi ogni deputato dell’opposizione esclusi i comunisti di KKE e i nazisti di Alba dorata.
Tsiporas ha vinto, secondo Varoufakis perchè ha momentaneamente lasciato in sospeso l’accordo con la Troika al fine di stabilire nuovi e importanti dettagli, ma il potere di Tspiras al negoziato è trascurabile.
Tsipras deve ora attuare un programma di consolidamento fiscale e di riforma che è progetto per il nuovo, ennesimo, fallimento. Basti pensare alla mancanza di liquidità delle piccole imprese che non hanno accesso al credito e ai capitali, e in più devono ora pagare in anticipo dal prossimo anno le tasse sugli eventuali profitti del 2016. A ciò si aggiungono le difficoltà già enormi della famiglie greche che dovranno pagare le tasse sulle proprietà di appartamenti e negozi già in sofferenza che non si riesce neanche a vendere. Infine aumento dell’IVA che produrrà inevitabilmente l’evasione.
Ogni settimana che passerà la Troika chiederà maggior impregno del Governo ad attuare politiche antisociali con tagli alle pensioni, assegni familiari più bassi e maggiori pignoramenti.
Conclude Varoufakis: “Durante i primi sei mesi del 2015, quando stavamo sfidando il monopolio della troika sui poteri di definizione delle politiche in Grecia, io suoi più grandi sostenitori nazionali sono stati i media di proprietà oligarchica. Le stesse persone che interessi che hanno ormai abbracciato Tsipras. Può agire contro di loro?”.
(Aca)