ROMA (WSI) – Al civico 2 di via Carducci, nel cuore della città umbertina, a un centinaio di metri dal ministero dell’Economia, un palazzo nobiliare dall’elegante atrio e dalle grandi finestre tiene insieme, tra le stesse mura, la Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli (Propaganda Fide) e la più grande sauna gay d’Italia.
Non solo. Custodisce i segreti di una singolare operazione immobiliare costata al Vaticano 23 milioni di euro, caldeggiata dal cardinale e Segretario di Stato Tarcisio Bertone, conclusa con grande soddisfazione e importanti plusvalenze da una società di Busto Arsizio, ma con nessun vantaggio fiscale per le casse dello Stato che, a questo complesso immobiliare acquistato dalla Congregazione ha riconosciuto l’extraterritorialità e dunque l’intangibilità e la totale esenzione fiscale che i Patti Lateranensi assicurano ai luoghi di culto.
IL CARDINALE E IL LOCALE OMOSEX
L’imponente complesso di via Carducci 2, annunciato da una pulsantiera di ottone cromato, dalla targa dell’ambasciata del Benin presso la Santa Sede e da una serie di interni anonimi, ha il suo più prestigioso affaccio con terrazza in via Aureliana, che di via Carducci è una traversa
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