(Teleborsa) – Come per il mercato delle auto, la scadenza al 31 marzo della possibilità di immatricolare veicoli che beneficiavano degli incentivi governativi, ha spinto le vendite di veicoli commerciali a registrare un incremento del 29,2% in marzo, con 22.703 unità rispetto alle 17.578 dello stesso periodo del 2009, che a sua volta aveva registrato, però, una pesante flessione del 25,6%. Secondo quanto rilevato da UNRAE ed ANFIA, il primo trimestre dell’anno si è chiuso con 54.639 consegne, in crescita del 26% sulle 43.356 del gennaio-marzo 2009. “Il vero stato di salute del mercato – afferma Gianni Filipponi, Direttore Generale dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere – si vedrà a partire dal mese di aprile, quando il mercato non sarà più sostenuto dalla presenza di veicoli incentivati”. “L’andamento degli ordini di febbraio e marzo – prosegue Filipponi – in flessione rispettivamente dell’11% e del 7%, infatti, lascia presagire un’inversione di tendenza, considerando, oltretutto, che non si intravedono segnali di ripresa dall’andamento dei principali indicatori macroeconomici”. Sono il 35% i veicoli commerciali immatricolati nel 2009 con incentivo. Da uno studio realizzato in questi giorni dall’UNRAE, emerge che il 35,2% delle immatricolazioni di veicoli commerciali nel 2009 (11 febbraio – 31 dicembre), per l’esattezza 56.455 unità, ha goduto degli incentivi governativi. In particolare, l’83% di esse riguardano acquisti di veicoli a fronte dei quali è stato portato in rottamazione un veicolo della stessa categoria, mentre il restante 17% si riferisce ad immatricolazioni incentivate di veicoli a basso impatto ambientale per i quali era previsto comunque un incentivo, senza la necessità di rottamazione. Inoltre, dall’analisi per alimentazione, risulta che il 67% delle immatricolazioni totali incentivate riguarda veicoli diesel, il 20% veicoli a metano, il 9,3% a Gpl. Oltre il 54% delle rottamazioni con successivo acquisto incentivato, infine, ha riguardato veicoli rispondenti alla direttiva di emissione Euro 2.