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Vendite a Wall Street. Le bombe di Boston affossano gli indici americani. Crolla l’oro

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NEW YORK (WSI) – Prevaleva il pessimismo a Wall Street, poi quando e’ arrivata la news delle bombe di Boston che hanno provocato morti e feriti, la pressione dei sell e’ stata molto forte. E’ il primo atto terroristico negli Stati Uniti da anni. Le esplosioni mentre alcuni atleti stavano per tagliare il traguardo. Allerta a New York (Times Square) e a Washington, alla Casa Bianca gia’ chiusa al traffico Pennsylvania Avenue. GUARDA VIDEO DELL’ESPLOSIONE . A fine seduta, il Dow Jones ha segnato un calo dell’1,79% a 14,599. Peggio è andata per il Nasdaq in flessione del 2,40% a 3.216 punti e lo S&P 500 in calo del 2,32% a 1.552 punti.

Seduta drammatica per il prezzo dell’oro . Il future con scadenza giugno ha chiuso al Comex in ribasso del 9,3% a $1.361,1 all’oncia, ovvero ai minimi da più di due anni. Si è trattato del più forte calo in una sola giornata dal febbraio del 1983. Il VIX, indice della volatilita’, e’ schizzato +43,20% (vedi indice in prima pagina WSI).

La giornata, iniziata in territorio negativo per via del rallentamento della crescita in Cina, è peggiorata in seguito alla diffusione dell’indice diffuso da National Association of Home Builders/Wells Fargo sullo stato del mercato immobiliare che, in aprile, è sceso a 44 punti dai 46 punti di marzo.

Per quanto riguarda la crescita economica cinese nel primo trimestre: i dati (+7,7% rispetto a un anno prima) hanno deluso le previsioni degli analisti. Sul fronte macro notizie negative sono arrivate dall’indice Empire che misura l’attivita’ manifatturiera dell’area di New York. Nel mese di aprile, l’indice è calato a quota 3,05 dai 9,24 di marzo, scendendo ai minimi di gennaio.

Una serie di gruppi minerari perde quota in coda al deprezzamento delle materire prime. Freeport-McMoRan Copper & Gold, il maggiore produttore di rame al mondo, e Newmont Mining, il colosso di oro piu’ importante d’Australia, cedono oltre tre punti percentuali al momento.

Prosegue intanto la carrellata di trimestrali. Oggi è toccato a Citigroup alzare il velo sui conti del primo trimestre: tra gennaio e marzo, la terza più grande banca Usa ha comunicato di aver aumentato su base annua del 30% l’utile netto che è salito a 1,29 dollari per azione, oltre le stime del mercato che puntavano a 1,17 dollari. Batte le previsioni anche il fatturato a 20,81 miliardi di dollari a fronte dei 20,17 miliardi dello stesso periodo dell’anno prima. Sempre nel settore bancario, in settimana sono attesi i risultati di Goldman Sachs e Bank of America.

Schizza intanto Sprint Nextel (+14% circa) dopo che Dish Network, operatore Pay Tv, ha lanciato un’ offerta da 25,5 miliardi di dollari per la fusione con la societa’ di telefonia mobile.

“Dati gli ultimi dati macro, le attese erano leggermente migliori” per la crescita della seconda potenza economica mondiale, secondo quanto riferito a Bloomberg dallo strategist Henk Potts di Barclays. “Non sarei sorpreso dal vedere il mercato ritracciare sul breve termine anche considerato l’incredibile rally delle ultime sedute”.

Secondo l’analista della banca inglese “una qualsiasi debolezza dei mercati dovrebbe essere vista come un’opportunita’ per aumentare l’esposizione all’azionario”.

Tra gli altri mercati, materie prime intanto scivolate ai minimi da luglio 2011: l’indice S&P GSCI delle 24 commodities principali al mondo paga il calo dell’oro che ha perso anche il 5,2% oggi. Da parte sua, non fa meglio l’argento, che ha subíto una flessione dei prezzi di anche il 9,2%. I futures sul petrolio -3,35% a $89,11, oro -9% a 1.361.

In ambito valutario, l’euro -0,53% a $1,3062; dollaro/yen -0,02% a JPY 97,77. Euro/franco svizzero -0,11% a CHF 1,2149. Quanto ai Treasuries Usa, prezzi in rialzo con i rendimenti decennali che fanno segnare un ribasso di -3 punti base all’1,69%

UTILI CITIGROUP +30%

L’ESPERTO: VENDETE A MAGGIO

Michael Ingram, esperto di mercati presso BGC International, ritiene che la regola “sell in May”, si realizzerà quest’anno e che gli azionari rallenteranno per tutto il corso dell’anno.