Vendite al dettaglio in Eurozona promosse a novembre
Dopo la battuta d’arresto del mese di ottobre per le vendite al dettaglio in Eurozona, si può tirare un sospiro di sollievo. Il 2017 si può considerare un anno da incorniciare.
Il dato: +1,5% su base mensile contro il +1,3% previsto dagli analisti. Su base annua il dato sulle vendite al dettaglio raggiunge il +2,8%. Il dato riveste un’importanza fondamentale per l’economia in Eurozona perché la battuta di arresto delle vendite al dettaglio di ottobre, se confermato, avrebbe compromesso il trend di crescita in corso.
Evidentemente, il netto riscatto del mese di novembre ha evidenziato lo stato di salute dell’economia che ha addirittura superato le previsioni. Uno dei contributi più rilevanti arriva dalla Germania: +2,3% il dato mensile, +4,4% il dato annuale.
Gli scenari che si aprono adesso non sono altro che una conferma della crescita in corso. Pertanto, sono un segnale per gli investitori che possono guardare con maggiore fiducia a questo inizio d’anno scoppiettante per l’azionario. Come per tutti i mercati, sarà necessaria una pausa nel brevissimo periodo, ma nulla che possa compromettere il trend in atto, a meno di sorprese negative.
La conferma giunge anche dal dato sulla disoccupazione (in Europa scesa all’8,7% ed in Italia scesa all’11%) e dai dati circa la produzione industriale in crescita (particolarmente entusiasmanti i dati turchi e tedeschi (+3,4%). Non è un caso che la borsa turca a dicembre abbia fatto segnare una delle migliori performance del pianeta).
Attendiamo i consuntivi sul PIL del 2017 per confermare il giudizio positivo sulla crescita in corso, seppur le anticipazioni non dovrebbero far tremare l’attuale configurazione.
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