CARACAS (WSI) – Dopo 16 anni e principalmente per via di una crisi economica sempre più grave, è arrivata la prima grande disfatta del partito Socialista Unificato del Venezuela e la fine del ‘chavismo’ nel quarto produttore di petrolio al mondo.
Il presidente Nicolas Maduro è stato pesantemente sconfitto alle elezioni legislative vinte dalla coalizione dell’Unità nazionale, il Mud che ha conquistato 99 seggi su 167 dell’Assemblea nazionale.
Solo 46 invece i seggi ottenuto dal partito socialista-bolivariano dello scomparso Hugo Chavez (per 14 anni al potere) e guidato dal suo delfino Maduro. In un discorso televisivo, rivolgendosi alla popolazionel’erede di Chavez ha riconosciuto la disfatta.
“Col nostro senso della morale, con la nostra etica, siamo venuti qui per riconoscere dei risultati avversi, per accettarli e per dire al Venezuela che la costituzione e la democrazia hanno trionfato”.
I dati sull’affluenza parlano del 74,25% degli aventi diritto che si sono recati alle urne. Anche se Maduro resterà presidente, fino al prossimo voto, si tratta di un altro duro colpo alla sinistra populista sudamericana dopo la sconfitta del peronismo in Argentina.
“La guerra economica ha trionfato”, ha chiosato Maduro e non potrebbe avere più ragione. La coalizione di Unità Democratica ha capitalizzato sul malcoltento della popolazione. I 29 milioni di venezuelani hanno punito il governo per ragioni economiche.
L’inflazione è la più alta al mondo e da tempo è sempre più difficile trovare sugli scaffali dei supermercati e degli altri rivenditori al dettaglio alcuni prodotti di base come la carta igienica.
L’opposizione della borghesia dice che sono stati i controlli valutari molto rigidi, le nazionalizzazioni a metà e l’ostilità verso il settore privato a provocare la disfatta economica della seconda ondata del chavismo. Sicuramente ha contribuito anche il dimezzamento del valore del greggio, che ha esacerbato la crisi economica.
Il settore delle esportazioni del Venezuela dipende al 96% dai ricavi provenienti dal petrolio. Un leader carismatico come Chavez, ex generale che ha resistito a un tentativo di golpe del centro destra all’inizio della sua carriera politica, avrebbe potuto forse tenere botta a un simile caos economico, ma Maduro, che non ha le stesse doti diplomatiche e politiche, non ci è riuscito.