Si fa sempre più duro lo scontro in Venezuela tra il governo del presidente Nicolás Maduro e gli oppositori al regime. Ieri l’esecutivo del governo venezuelano ha comunicato di aver arrestato 27 soldati della Guardia Nazionale che avevano rubato delle armi e preso il controllo di una base militare nell’area di Cotiza, a circa un chilometro dal palazzo presidenziale di Miraflores, in un apparente tentativo di colpo di stato.
Le informazioni che arrivano dal Venezuela e vanno tuttavia prese con molta cautela. Non è infatti la prima volta che il governo del presidente Nicolás Maduro usa la minaccia di colpi di stato come strumento per rafforzare il suo potere e indebolire la democrazia.
Uno dei presunti golpisti – presentandosi come un sergente della Guardia Nazionale – ha diffuso un video in cui chiedeva l’aiuto della popolazione per iniziare una rivolta contro il governo di Maduro. La base di Cotiza è stata tuttavia circondata dalla polizia e dall’esercito e tutti i soldati golpisti che si trovavano all’interno sono stati arrestati.
Secondo l’agenzia Reuters, comunque, il tentato golpe sembra avere coinvolto solo soldati di basso rango con limitate capacità di agire e compiere azioni militari su larga scala.
Ricordiamo che a inizio anno Maduro ha iniziato il suo secondo mandato da presidente, dopo essere stato rieletto la scorsa estate con un voto controverso boicottato dalle opposizioni, la cui validità era stata contestata sia dagli Stati Uniti che dall’Unione Europea.