NEW YORK (WSI) – Con un tasso di inflazione annuo che ha raggiunto il 57% e violenti scontri tra manifestanti pro e contro il governo, il Venezuela è nel caos totale. Il presidente Nicolas Maduro, che è succeduto a Hugo Chavez, vincendo di misura le presidenziali dello scorso aprile, ha subito dovuto affrontare numerosi problemi.
NPR riporta come uno fra tutti sia la carenza di cibo; il governo punta il dito contro gli imprenditori, che a suo avviso avrebbero scatenato una guerra economica senza precedenti all’interno del Paese.
Ma l’instabilità e l’insicurezza non sono i soli problemi per i venezuelani, come detto l’ondata inflazionistica record e la mancanza di riserve di beni di prima necessità stanno mettendo in ginocchio il Paese: “Non c‘è più caffé, farina, olio, burro, cereali. Mancano i beni di prima necessità, non di lusso”.
“Quando scopriamo che c’è qualcosa di cui abbiamo bisogno in uno dei supermercati, dobbiamo alzarci molto presto per arrivarci”, dichiarano le donne arrabbiate e deluse.
Nello slum di Antimano, le donne sono in fila davanti ad un negozio da ore. Dicono che non sanno cosa c’è in offerta, ma sono in coda comunque.
È un segnale di come la gente sia preoccupata e di come non sa come andare avanti. La situazione è preoccupante a tal punto che anche solo un rotolo di carte igienica viene considerato come una specie di “bottino di guerra”.