Un concerto a Cúcuta, al confine tra Venezuela e Colombia è quello che sta organizzando per domani, 22 febbraio il miliardario Richard Branson. L’evento si chiamerà Venezuela Aid Live e come il famoso Live Aid del 1985, lintento è quello di raccogliere proventi e aiuti per la popolazione, 100 milioni di dollari di donazione nei 60 giorni successivi all’evento, e usarli per aiutare la popolazione venezuelana.
Proprio a Cùcuta si trovano oggi 50 tonnellate di aiuti umanitari provenienti dagli Stati Uniti che Nicolás Maduro, l’attuale presidente del Venezuela, non vuole fare entrare. Il patron della Virgin però dovrà superare i blocchi all’ingresso di aiuti dall’estero di Maduro, che nega che ci sia una crisi e parla di complotto internazionale. Sulla frontiera con il Brasile, residenti locali hanno pubblicato sui social immagini dei blindati inviati dal governo Maduro per bloccare l’ingresso dell”assistenza umanitaria da Pacaraima, la città brasiliana dall’altra parte del confine. Dal canto suo il governo brasiliano ha annunciato che sono state garantite le condizioni per permettere ai venezuelani di venire a prendere gli aiuti, principalmente cibo e medicine.
A criticare l’iniziativa di Branson il cofondatore dei Pink Floyd Roger Waters secondo cui il concerto è sostenuto dagli Stati Uniti per offuscare il governo socialista di Maduro. Le iniziative del miliardario inglese, sostiene Waters, non hanno nulla a che fare con gli aiuti umanitari in Venezuela. In un video su Twitter il bassista dei Pink Floyd accusa Branson di essere al servizio degli interessi degli Stati Uniti, il cui obiettivo è fare del Venezuela «il prossimo Iraq» e rovesciare il governo socialista di Maduro.
Dal canto suo però Maduro ha annunciato che anche in Venezuela si terrà un enorme concerto. Il ministro dell’Informazione, Jorge Rodriguez, ha detto che durerà due giorni e si terrà al confine con la Colombia, proprio di fronte al concerto di Branson.