Juan Guaidò, autoproclamatosi presidente ad interim del Venezuela e riconosciuto da diversi Paesi occidentali tra cui gli Stati Uniti di Donald Trump è stato revocato dalla carica di presidente del Parlamento. A deciderlo il regime di Nicolas Maduro che tramite il controllore generale Elivs Amoroso ha annunciato oggi l’ineleggibilità di Guaidò a ogni carica pubblica per 15 anni.
Si deve essere molto miserabili per chiamare in causa non so da dove un personaggio designato da un’istituzione che non esiste. Hanno detto che mi vogliono squalificare, come se squalificassero un popolo coraggioso che va nelle strade e chiedere i suoi diritti”,.
Questo è stato il primo commento di Guaidò mentre il Venezuela continua a sprofondare nella crisi economica. Un altro black out ha paralizzato il paese e nella notte Maduro è intervenuto con una telefonata al canale della tv statale VTV, puntando il dito contro gli Stati Uniti.
Un attacco terrorista dell’impero nordamericano. Non ci arrenderemo mai, daremo battaglia contro la guerra elettrica. Ricostruiremo quello che è stato bruciato e ristabiliremo il servizio elettrico in modo definitivo. Ma ci vorranno giorni e dobbiamo avere pazienza”.
“Noi pensiamo che questa decisione politica sia un’altra dimostrazione dell’urgenza di restaurare la democrazia e la separazione dei poteri”.
Queste le parole dell’alto rappresentante per gli Affari Esteri dell’Unione europea, Federica Mogherini leggendo la dichiarazione redatta dal Gruppo internazionale di contatto promosso dall’Unione europea per trovare una soluzione politica alla crisi.
“Il Gruppo – aggiunge la dichiarazione – sottolinea la necessità di ripristinare il Venezuela di piena democrazia e l’ordine costituzionale in modo pacifico, a cominciare dal rispetto per il mandato costituzionale dell’Assemblea nazionale eletta democraticamente”.