NEW YORK (WSI) – Di fronte alla paura di un possibile default, dovuta da una parte alla crisi economica e dall’altra al calo dei prezzi del petrolio, il Venezuela corre ai ripari, mettendo diamanti e altre pietre preziose nei forzieri della banca centrale per aumentare le riserve internazionali.
Lo ha detto la banca centrale di Caracas, aggiungendo che le stesse riserve saranno inoltre integrare da valuta easy-to-convert, modificando così la legge che regola le sue attività. Va ricordato che le riserve internazionali del Venezuela sono diminuite del 28% negli ultimi tre anni per un ammontare pari a 21,7 miliardi dollari.
“Il paese si prepara a mettere nei forzieri anche riserve in Yuan” ha fatto sapere un funzionario della banca centrale.
Si tratta dell’ultimo sforzo del presidente Nicolás Maduro – il cui indice di gradimento ha raggiunto il minimo storico del 24,5%, secondo un sondaggio pubblicato questa settimana – per cercare di salvare l’economia ricca di petrolio, ma con liquidità sempre più scarsa. Il paese si trova ad affrontare la carenza di dollari e la scarsità di beni alimentari e di consumo. La sua moneta locale, il Bolivar, è in caduta libera, raggiungendo nuovi minimi quasi ogni giorno.
Riserve degli analisti sulla nuova mossa del governo. Gli esperti dicono che i nuovi metodi contabili per le riserve internazionali faranno ben poco per rinvigorire la fiducia tra gli investitori sul paese, che presenta uno dei tassi debitori più alti del mondo in via di sviluppo. (mt)