Ai gate dell’aeroporto di Caracas il caos, con tanti venezuelani in fuga dal Paese e diretti verso Panama, Uruguay e Stati Uniti ma dentro dopo aver superato i controlli la situazione è spettrale e vuoto. Così un video postato sul Corriere della Sera testimonia la situazione agli aeroporti del Venezuela scosso da una crisi politica senza prevedenti.
Ieri gli Usa hanno annunciato il ritiro di tutti i loro diplomatici da Caracas mentre oggi il presidente Nicolas Maduro, riferendosi al black out elettrico che da giovedì sta paralizzando il paese, ha accusato Washington di un cyber attacco.
Sabotare il sistema elettrico per generare scontri civili e poi chiamare all’assalto del potere politico ha un solo nome, è terrorismo. A cinque giorni dall’attacco elettrico partito dagli Usa invia cibernetica, possiamo dire che la vittoria è nelle nostre mani. Ora ci tocca consolidare la vittoria della guerra elettrica e fare che il nostro sia un sistema elettrico sicuro, robusto, permanente, invulnerabile”.
In diverse zone si segnalano blackout e in altre manca anche l’acqua. Domenica sono iniziati i primi saccheggi (guarda video sotto). Nei giorni scorsi è stata diffusa la notizia della morte di 80 bimbi ricoverati in ospedale a seguito del blackout.
La notizia è stata successivamente smentita dagli stessi medici, ma l’opposizione guidata da Juan Guaidò – il leader dell’Assemblea autoproclamatosi presidente – parla di almeno 21 pazienti ricoverati che sarebbero deceduti a causa del blackout. Notizie, queste, indicate come false dal governo.