CARACAS (WSI) – Il Venezuela orfano di Chavez e’ un paese spaccato in due senza ancora una guida chiara, in cui le violenze in strada successive all’esito conteso del voto hanno gia’ fatto quattro morti.
Il delfino del lider bolivariano Nicolas Maduro ha annunciato la sua vittoria risicata domenica sera. Il risultato non e’ stato pero’ accettato dallo sfidante e imprenditore Henrique Capriles, secondo cui il candidato del Partito Socialista avrebbe vinto grazie a dei brogli.
Secondo alcune fonti vicine all’opposizione a Miami, lo sfidante avrebbe vinto con 800 mila voti in piu’. Secondo i calcoli effettuati dal comitato per l’elezione di Capriles, citate da Reuters, di almeno 300.000.
Il neo presidente, che ufficialmente ha ottenuto il 50,8% dei consensi contro il 49% del candidato di destra, accusa lo sfidante di voler tentare un golpe. Va ricordato che alla sua prima elezione, Chavez venne momentaneamente spodestato dalla presidenza, in uno dei rari casi di colpo di stato mosso dalle spinte della classe borghese.
Il paese e’ spaccato in due, diviso tra l’impegno di avanzamento nella linea della rivoluzione bolivariana tracciata da Chavez e il desiderio di cambiamento delle classi medio alte: si prospettano giorni di alta tensione sociale, che rischia di sfociare in violenze.
Centinaia di manifestanti sono scesi in strada per protestare contro l’esito del voto e si sono scontrati con le forze di polizia nella capitale venezuelana. E’ notizia dell’ultima ora che quattro persone hanno perso la vita. Capriles ha denunciato brogli e chiesto che vengano ricontate le schede elettorali del voto di domenica in cui il popolo del paese sudamericano ricco di petrolio ha scelto il successore di Hugo Chavez, scomparso un mese fa.
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Per disperdere la folla la polizia ha risposto alle proteste sparando gas lacrimogeni contro i giovani armati di pentole e casseruole. A loro volta i manifestanti hanno lanciato bastoni e pietre verso le forse di sicurezza vestite in tenuta anti sommossa. Intanto si sta diffondendo nelle strade di Caracas la protesta delle casseruole, come accadde in Argentina anni fa: qui sono gli attivisti (molte donne) dell’opposizione anti-chavista a battere con i cucchiai sulle pentole in strada, facendo molto rumore.