Impresa

Venture Capital in Italia: c’è qualcosa di nuovo nell’aria

Il venture capital in Italia rappresenta una risorsa con enormi prospettive di sviluppo. Se adeguatamente sostenuto, questo settore può fornire una spinta significativa alla crescita economica e all’innovazione tecnologica del paese. Recenti dati dell’Osservatorio sul Venture Capital in Italia indicano un trend positivo per gli investimenti nelle PMI italiane, sebbene la somma totale di 443 milioni di euro raccolta nel primo trimestre del 2023 rappresenti ancora una piccola parte rispetto ai 12 miliardi di euro a livello europeo.

Nel panorama degli investimenti in venture capital emergono trend particolarmente interessanti e attrattivi, destinati a rivoluzionare vari settori. Uno dei principali trend riguarda l’interazione tra il mondo digitale e quello fisico. Ad esempio, alcune aziende stanno sviluppando piattaforme innovative che facilitano la fornitura di analisi mediche a domicilio, migliorando l’accessibilità e l’efficienza dei servizi sanitari. Altre imprese si concentrano sulla creazione di stampanti 3D di precisione che utilizzano materiali innovativi come i polimeri con fibra di carbonio, i quali, in alcuni casi, offrono caratteristiche superiori rispetto ai metalli tradizionali.

Un altro trend significativo è il cambiamento nelle ambizioni dei founder europei, che stanno iniziando a pensare in termini globali. Mentre in epoca pre-Covid l’Europa era spesso considerata arretrata rispetto ai giganti tecnologici degli Stati Uniti e della Cina, oggi la situazione sta cambiando. Molti imprenditori europei, che hanno accumulato esperienze preziose in America o Asia, stanno rientrando in Europa. Questa inversione di tendenza è in parte dovuta alla crescente possibilità di lavorare da remoto, che permette di mantenere connessioni globali pur operando dal proprio paese d’origine.

In questo scenario, le aziende europee stanno acquisendo maggiore fiducia nella capacità degli investitori locali di supportare la loro crescita e di aiutarle a raggiungere il successo su scala mondiale. Di conseguenza, l’Europa sta diventando un terreno fertile per l’innovazione, con una crescente attenzione verso settori tecnologici avanzati e soluzioni che integrano il digitale con il fisico.

 

Rialto Ventures, fondo italiano con approccio americano

In questo contesto emerge la realtà di Rialto Ventures, fondo specializzato nel talent scout hi-tech europeo fondato da Stefano Quintarelli e Simone Brunozzi nel 2022, che ha attratto l’interesse del noto banchiere Alessandro Profumo. Il manager, già ai vertici di Unicredit, MPS e Leonardo, si è unito alla compagine a inizio anno. L’idea dei fondatori è quella di dare spazio ad un fondo italiano che investisse con un approccio “americano” e, che, forte di esperienze di primo piano a livello nazionale, globale e nella silicon valley, applicasse gli stessi principi di successo investendo in Europa, tenendo conto delle differenze culturali e dei modi di operare del Vecchio Continente.

Rialto Ventures opera con la diaspora italiana, i numerosi imprenditori e manager tecnologici italiani di rientro e all’estero, per aiutare le aziende a cogliere opportunità globali. Con un approccio che combina l’attenzione al dettaglio tipica del mercato europeo e le strategie di successo dei migliori fondi americani.

 

Supportare il potenziale dell’Italia

In Italia esistono numerose eccellenze tecnologiche, spesso nascoste, che meritano attenzione e investimenti. Le sviluppo di tecniche crittografiche a Roma, della meccatronica a Bari e le innovazioni in materia di intelligenza artificiale a Pisa sono solo alcuni esempi di settori avanzati che dimostrano il grande potenziale del paese. Questi ambiti richiedono non solo significativi investimenti di capitale, ma anche esperienza di crescita globale, mentorship, competenza ed accesso ai mercati internazionali.

L’Italia, con le sue grandi competenze tecnologiche e con risorse più limitate rispetto ai giganti cinesi o americani, rappresenta un serbatoio di potenziale di innovazione. Diventa quindi cruciale connettere questo potenziale ai mercati globali, sempre in cerca di nuove soluzioni e idee innovative. Attraverso investimenti mirati e supporto operativo, Rialto Ventures aiuta le start-up a crescere a livello internazionale, valorizzando così il talento e la creatività del paese.

Rialto mette i fondatori alla prova, presentandoli a potenziali clienti e osservando il loro comportamento e il feedback ricevuto. Questo processo di “de-risking” permette di valutare non solo l’innovazione del prodotto, ma anche la capacità del mercato di assorbirlo. Secondo un approccio attivista, Rialto collabora con le startup assistendole con i propri manager e advisor, creando opportunità di mentorship, di supporto strategico e supportando a lungo termine l’acquisizione di talenti e l’accesso al mercato.

Quello di Rialto è un approccio molto vicino a quello americano e questo fatto indica una importante novità nel panorama europeo. In Europa solo l’8% dei fondi di Venture Capital è creato da ex imprenditori di successo contro il 52% negli USA. L’approccio europeo è quindi tradizionalmente molto finanziario mentre quello USA è più “hands-on”, collaborativo e di sostegno alle aziende del portfolio, non limitandosi alla presenza nel CdA. Un approccio attivo di questo genere in Europa è caratteristico del mondo del Private Equity, ma non ancora del Venture Capital.

 

L’Italia potenziale polo di eccellenza tecnologica

L’Italia ha un potenziale inespresso che può essere valorizzato attraverso un supporto mirato e strategie efficaci. Rialto Ventures, con il suo approccio innovativo per il mondo del Venture italiano e il suo focus su settori ad alto potenziale, rappresenta un modello di come il venture capital possa evolvere e diventare un motore di rilancio economico. Lavorando insieme, investitori, imprenditori e istituzioni possono trasformare l’Italia in un polo di eccellenza tecnologica a livello globale.