Il Covid ha impattato su vari settori tra cui quello italiano del Venture Capital che nel primo semestre dell’anno ha registrato una flessione del 23% sull’ammontare investito complessivo in confronto allo stesso periodo del 2019.
Così rivela l’Osservatorio sugli investimenti Venture Capital effettuati nel primo semestre 2020 sul mercato italiano realizzato da ScaleIT, secondo cui i round registrati dai Venture Capitalist italiani ed internazionali, su aziende tech italiane, o fondate da italiani e con sede anche in Italia, ammontano a poco più di 240 milioni rispetto ai 313 dei primi sei mesi del 2019.
Venture Capital: calano gli investimenti nel primo trimestre dell’anno
Il calo è stato più marcato nel primo trimestre con un taglio del 33% (€86 M vs i €127 M del Q1 2019), mentre nel secondo trimestre il calo si è ridotto del 17% (€153 M contro €185 M del Q2 2019). Tuttavia, come rivela l’Osservatorio, considerando l’impatto che la crisi da Covid-19 ha avuto sull’economia e sulla società a livello globale, la flessione al momento appare piuttosto contenuta.
L’Osservatorio ScaleIT ha evidenziato tra l’altro che nei primi 6 mesi del 2020, i dati dei round partecipati da investitori internazionali mostrano una riduzione degli investimenti del 23%, quindi maggiore rispetto al calo del mercato rispetto ai primi 6 mesi del 2019, passando da €109 M -Q2 2019) ai 74 milioni (Q1-Q2 2020).
Passando all’analisi del contributo dei round più importanti sul totale del mercato si è registrato un calo anche in questo caso del 32% ovvero maggiore del mercato e tra questi top deal spicca il round da €45 M su Banca Idea, partecipato tra gli altri da 360 Capital Partners, Gruppo Sella, Generali e Micheli & Associati. Altri deal significativi sono il Serie C da €25 M su Milkman sempre con 360CP, P101, Vertis e Poste Italiane, il round da €16 M sulla biotech Genespire da parte di Sofinnova. Lorenzo Franchini, founder di ScaleIT aggiunge:
“A completamento dell’analisi è opportuno fare alcune considerazioni. Negli ultimi tre anni il mercato delle startup in Italia è cresciuto sensibilmente. Se si prende come parametro le startup innovative registrate all’albo, si rileva che sono passate in tre anni da 7.400 a circa 11.000 (+48%). Nello stesso periodo invece le scaleup sono in numero pressoché costante, tra le 100 e 120 unità. La forte diminuzione di peso sul mercato dei top 10 round potrebbe quindi riflettere un primo indicatore di un mercato che stenta a produrre soprattutto scaleup che possano aggiudicarsi round Serie A-B-C da almeno 5-10 milioni”.