Economia

Versace americana. Donatella: “Porteremo lavoro in Italia”

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“Nell’ultimo anno siamo stati avvicinati da molti. Francesi, americani ma non italiani”. Così Donatella Versace commenta al Corriere della Sera le critiche mosse sulla recente acquisizione del brand italiano fondato dal fratello Gianni negli anni settanta allamericano Michael Kors.

L’accordo definitivo riguarda l’acquisizione da parte di Kors del 100% della maison Versace al prezzo di 1,83 miliardi di euro, pari a circa 2,12 miliardi di dollari. Un bel colpo per la Kors dopo aver acquisito un anno fa anche il marchio di scarpe Jimmy Choo. La holding che controlla i vari marchi cambierà nome, dopo questa acquisizione, per chiamarsi “Capri Holdings Limited”. Donatella Versace, sorella del fondatore Gianni, rimane direttore creativo e parlando al Corriere della Sera Donatella, conferma il suo entusiasmo per l’operazione.

 “Sicuramente è un passo importantissimo per me e per un’azienda che finora è stata un‘azienda di famiglia (…) Gianni sarebbe contento, mi ha insegnato ad essere coraggiosa e a non guardare mai indietro. Per restare al vertice oggi bisogna svilupparsi digitalmente a livello globale.  Non avremmo mai potuto investire abbastanza in questo senso”.

In Italia si sono sollevate critiche da più parti per questa vendita a cui però la stessa Donatella Versace tenta di mettere una pezza.

“Non eravamo noi che abbiamo rifiutato di prendere parte a un gruppo italiano (…) Con questa operazione assumeremo più persone e porteremo più lavoro in Italia, le polemiche sono infondate”.

La conferma arriva anche dal numero uno di Michael Kors, Jhon Idol:

“Il made in Italy è la forza di Versace, non è possibile pensare a questo marchio diversamente”.