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Verso legge su “bad bank”. Mentre Mps dovrebbe triplicare gli accantonamenti

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ROMA (WSI) – Mentre il ministro delle finanze Pier Carlo Padoan risponde per le rime all’omologo greco Yanis Varoufakis, sottolineando che “il debito italiano è solido”, e che “non si rischia un contagio dalla Grecia”, nuovi numeri resi noti in un articolo di Bloomberg confermano che la situazione in cui versano le banche italiane rimane decisamente precaria.

Le banche continuano d’altronde a essere ben presenti nei piani strategici del governo Renzi, dal momento che, come riporta oggi La Stampa, Padoan & Company stanno accelerando per una legge che crei una “bad bank di sistema”, ora che il semaforo verde dell’Unione europea è arrivato.

Si parla di un “piano salva-banche che farà ripartire i prestiti”, dal momento che i lauti finanziamenti a bassi tassi erogati dalla Bce, evidentemente, non hanno fatto poi molto per risanare il comparto.

Bloomberg scrive che gli istituti bancari italiani dovranno probabilmente “accantonare miliardi in più per far fronte alle perdite subite sui prestiti”, e per soddisfare le richieste della Banca centrale europea, successive ai risultati degli stress test.

Banca Monte dei Paschi di Siena (grande bocciata agli stress test) dovrebbe quasi triplicare gli accantonamenti per le perdite sui prestiti a 3,2 miliardi di euro, stando alla media di sei stime degli analisti compilate da Bloomberg per la terza banca italiana.

“In totale, le cinque banche italiane più grandi potrebbero dover accantonare 8 miliardi di euro circa”, a fronte di prestiti non performanti (NPL) record per un valore record di 181 miliardi, che gravano sugli istituti di credito del paese.

Tutto ciò, in un contesto in cui gli investitori che avevano evitato i titoli bancari italiani durante il picco della crisi del debito in Eurozona hanno mostrato, lo scorso anno, un rinnovato interesse.

I titoli hanno messo a segno infatti un corposo rally negli ultimi 12 mesi, outperformando l’indice Bloomberg Europe 500 Banks and Financial Services Index. Il sottoindice di settore, il Ftse Italia All-Share Banks Index ha garantito un ritorno dell’8%. (Lna)

FONTE BLOOMBERG