Parte oggi in Vietnam con una stretta di mano, il secondo summit tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il suo omologo della Corea del Nord, Kim Jong-un. L’appuntamento si è tenuto alle 18:30, quando in Italia saranno le 12:30 in Italia, al Sofitel Legend Metropole Hotel di Hanoi.
L’incontro, il secondo dopo quello di giugno scorso, sarà l’occasione per un primo round negoziale sulla denuclearizzazione, sul miglioramento dei rapporti bilaterali e sulla pace duratura. L’obiettivo è infatti mettere fine definitivamente alla guerra tra le due Coree. Inizia nel 1950 è da 66 anni che non vede impegnate fisicamente forze militari sul terreno.
Dichiarare ufficialmente la fine della guerra tra le due Coree in un vertice con il leader della Corea del Nord non avrebbe un impatto dal punto di vista militare, ma avrebbe conseguenze importanti sotto il profilo politico. Il regime di Pyongyang, uno dei più “chiusi” al mondo, è isolato diplomaticamente da anni. Kim Jong-un sta tentando di ritagliarsi un ruolo di primo piano nello scacchiere mondiale utilizzando la minaccia dell’arma atomica.
Trump ottimista su fine ufficiale guerra in Corea
Il presidente Trump ha espresso parole di ottimismo già alla vigilia dell’incontro. Il leader Repubblicano ha parlato di un “imponente” potenziale economico del Paese in caso di denuclearizzazione.
“Il Vietnam – scrive il tycoon – sta prosperando come pochi posti al mondo. Per la Corea del Nord potrebbe essere lo stesso e molto velocemente se decidesse di denuclearizzare”. Il potenziale, aggiunge, “è imponente, un’opportunità grande, come quasi mai accaduto nella storia per il mio amico Jong-un. Lo sapremo piuttosto presto. Molto interessante!”.
Sul tavolo dei due leader, come anticipato, la denuclearizzazione della penisola, da una parte, concetto sul quale le rispettive posizioni divergono ancora profondamente, e gli impegni concreti sulla progressiva delle sanzioni.
Ad di là dei risultati, su cui gli osservatori per ora non si sbilanciano, c’è già chi parla di vittoria, anche in presenza di un piccolo passo avanti nelle relazioni tra i due paesi.
- “La comunità internazionale non dice molto su quello che potrebbe accadere. Di sicuro, se si guarda all’agenda domestica, per entrambi i leader, anche un picco passo avanti rappresenterà un successo” ha detto Richard Fenning, CEO della società di consulenza Control Risksalla CNBC, ricordando che questa sarà un carta che Trump si giocherà con gli elettori, in vista delle Presidenziali.