ROMA (WSI) – Dai passaporti ai fiammiferi, fino ai telefonini sono tanti i microtributi che potrebbero ben presto finire nel dimenticatoio. Il viceministro del ministero dell’Economia e delle Finanze, Luigi Casero, in un’interista al quotidiano La Repubblica ha parlato di un grande progetto di semplificazione fiscale che avrebbe portato alla cancellazione in via definitiva di circa 10 micro tasse risultate “antipatiche” che fruttano poco gettito per le casse dell’Erario e sono adempimenti fiscali inutili per i contribuenti.
Quali sarebbero? La lista non c’è ancora ma si ipotizza che ad essere cancellate potrebbero essere l’accisa applicata sull’importazione dei fiammiferi, il prelievo sui contratti dei telefonini, la tassa sul rilascio del passaporto che ammonta a circa 73,50 euro e quello dei diplomi universitari, di circa 16 euro.
Il progetto di semplificazione previsto dal Governo prevede oltre alla cancellazione delle micro tasse anche altri obiettivi fondamentali che sono:
• Dichiarazione Iva precompilata o Iva cloud: si attende l’adozione di un provvedimento che permetterà ad ogni contribuente soggetto aIl’Iva, l’imposta sul valore aggiunto, di avere a disposizione un archivio con le fatture emesse, l’importo da versare e l’entità dei rimborsi.
• Fatturazione elettronica: i contribuenti soggetti ad Iva potranno inviare mensilmente o trimestralmente all’Agenzia delle entrate le fatture emesse e al tempo stesso verrà reso a disposizione un software gratuito che permetterà di compilare la fattura elettronica on line. Si dice d’accordo con il direttore dell’Agenzia delle entrate, Rossella Orlandi, il viceministro Casero.
“Sono assolutamente d’accordo con la Orlandi con la quale lavoriamo a stretto contatto: con la fatturazione elettronica non faremo solo contrasto all’evasione fiscale ma potremo mandare in soffitta tantissimi adempimenti, penso allo spesometro, che complica la vita dei professionisti e di chi fa impresa in maniera onesta. Per questo stiamo pensando di accelerare”.
Sempre dal punto di vista del Fisco, il 2015 ha visto un record nel recupero del gettito della lotta proprio all’evasione fiscale che ha superato i 14,2 miliardi dell’anno scorso. Un risultato importante che è stato raggiunto – come ha sottolineato il viceministro delle Finanze Luigi Casero – grazie anche ai dati raccolti con il 730 precompilato e l’effetto “deterrente” dell’Anagrafe dei conti correnti che permette di monitorare la giacenza giornaliera dei conti degli italiani.