NEW YORK (WSI) – Via libera da oggi alla la riforma della pubblica amministrazione. Dopo l’approvazione alla Camera con 253 sì, 93 no e 5 astenuti, il testo passa ora al Senato. Queste le maggiori novità previste:
– Trasparenza: accesso libero ai documenti e ai dati della pubblica amministrazione
– Digitalizzazione: al via la `carta della cittadinanza digitale´.
– Licenziamenti più facili: in caso di azione disciplinare obbligo di portare a termine la pratica, compreso il ricorso alla sanzione più grave. Anche i vertici diventano licenziabili, potranno essere messi alla porta nei casi in cui saranno valutati negativamente.
– Abolito il voto minimo di laurea per i concorsi
Sulle assenze poteri all’Inps – Per centrare l’obiettivo le funzioni di controllo per i finti malati passano dalle Asl all’Inps.
Scompare Forestale – Il ddl pone le basi per l’accorpamento della Forestale in un’altra forza (con tutta probabilità i Carabinieri).
Scure su partecipate – Verranno ridotte e per quelle che gestiscono servizi pubblici. Si apre anche al commissariamento. Si va verso un dimezzamento delle camere di commercio.
Sforbiciata sulle prefetture – Pevisto un taglio netto che potrebbe portare anche a un dimezzamento.
Numero unico per le emergenze – Basterà chiamare il 112 per chiedere aiuto in ogni circostanza.
Libretto unico auto – Previsto trasferimento del Pubblico registro automobilistico (Pra), retto dall’Aci, al ministero dei Trasporti, a cui fa capo la Motorizzazione. Si va infatti verso un’unica banca dati per la circolazione e la proprietà, con un solo libretto.