“In Asia si trova il maggior numero di consumatori al mondo, si genera oltre un terzo dell’attività economica globale e lo sviluppo tecnologico sta superando quello delle altre regioni. Ciò nonostante l’Asia è sottopesata nel portafoglio degli investitori”. Parola di George Efsatathopoulos, gestore del fondo FF-Asia Pacific Multi Asset Growth & Income Fund, che in un incontro con la stampa, a margine della tappa milanese del roadshow di Fidelity (600 persone in sala all’hotel Principe di Savoia), ha spiegato perché puntare su quest’area.
La regione asiatica è sede delle economie mondiali a più rapida crescita, della classe media più numerosa e di alcune tra le aziende più innovative a livello globale. Nonostante rappresenti il 36% del PIL mondiale, solo il 13% dei mercati asiatici è rappresentato nell’indice azionario dei mercati sviluppati MSCI World: “Gli investitori tradizionalmente – spiega il gestore – hanno considerato l’Asia come un sinonimo della crescita, allocando parte del portafoglio sull’azionario asiatico con l’obiettivo di beneficiare dei trend di sviluppo economico della regione. Un approccio bilanciato all’investimento in Asia, che mira a offrire un mix tra crescita del capitale e generazione di un reddito interessante, può essere adatto a chi cerca un’allocazione strutturale sulle economie mondiali a più rapida crescita”.
COSTRUZIONE DEL FONDO – Il portafoglio si caratterizza per un asset mix altamente diversificato, investito (minimo 70%) nella regione Asia Pacifico (escluso il Giappone) e bilanciato tra titoli azionari e obbligazionari, nonché attività finanziarie di tipo non tradizionale (infrastrutture, real estate ecc.). Il gestore può allocare fino al 30% del portafoglio in liquidità. L’approccio è unconstrained, slegato dagli indici di riferimento.