(9Colonne) – Roma, 7 mar – Le tasse scenderanno, parola del viceministro all’Economia Vincenzo Visco. Tutto merito delle entrate non previste derivate dalla lotta all’evasione fiscale. Nella sua audizione presso la commissione Finanze e Bilancio della Camera, Visco ha spiegato che “il calo della pressione fiscale è prioritario in tempi brevi”. Ad ogni buon conto, il viceministro, intervenendo poi al convegno della Legacoop, avverte che “l’Italia ha accumulato così tanti debiti che per smaltirli ci vorranno alcune generazioni”. “Non possiamo essere del tutto tranquilli”, spiega Visco, sebbene l’esecutivo sia riuscito “in un’impresa che sembrava impossibile, riequilibrare il bilancio pubblico nel 2006” e “anche se c’è una ripresa congiunturale e abbiamo avuto una crescita del 2%. Tutto ciò rende più tranquilla la vita e le aspettative della gente, ma questo non significa che il peggio è passato”, ha detto l’esponente diessino. Della situazione grave dei conti pubblici italiani, si è poi lamentato Visco, c’è “una scarsissima consapevolezza”, bacchettando in particolare la classe dirigente del Paese. “Dimenticano elementi strutturali difficili, dimenticano il debito pubblico e pensano a come spendere quello che forse c’è. Corriamo il rischio di continuare a oscillare come ubriachi tra crisi finanziarie e risanamento”. Infatti, ha insistito il numero due di viale XX settembre, “appena le cose vanno meglio – c’è stato un surplus delle entrate di 8,6 miliardi di euro a partire dalla seconda metà del 2006 – si dimenticano gli elementi strutturali di difficoltà”. Nel corso dell’audizione alla Camera, Visco ha spiegato che “la crescita delle entrate tributarie della pubblica amministrazione nel 2006 rispetto al 2005 è stata di 37,7 miliardi”. Circa 29 miliardi su 37,7 erano già stati inseriti nelle stime della Relazione previsionale e programmatica di settembre mentre gli altri 8,6 miliardi sono extra. Di questi ultimi, “3,5 miliardi sono dovuti ad un aumento delle entrate lorde dello stato, 2,5 miliardi sono dovuti a minori rimborsi, compensazioni ed altre poste correttive e circa 2,6 miliardi a maggiori entrate degli enti locali”, ha specificato il viceministro. La positiva tendenza delle entrate registrata nei primi mesi del 2007 segue il “buon andamento” dell’anno scorso. Un fatto “strutturale”, giura Visco, che ne attribuisce “una parte significativa” agli indirizzi amministrativi del governo. Il 2007 è appena iniziato, però, e il vice di Padoa-Schioppa mette le mani avanti: un maggior gettito strutturale potrà verificarsi anche quest’anno “a condizione che quanto previsto dalla finanziaria sia compiutamente approvato e realizzato” e che l’ottimo trend di crescita economica “rappresenti un miglioramento ciclico più che strutturale”.