NEW YORK (WSI) – Un team di astrobiologi ha ridefinito le nozioni convenzionali per cui la vita può esistere all’interno di un sistema solare. Ora hanno infatti suggerito che la vita potrebbe esistere anche all’interno di pianeti con superfici inospitali, nelle così dette “zone abitabili del sottosuolo”, il che significherebbe che la vita aliena potrebbe essere molto più diffusa di quanto abbiamo mai immaginato.
La notizia riportata da io9 spiega come la zona abitabile di un sistema solare, o la cosiddetta “zona Goldilocks,” è una banda relativamente stretta entro cui i pianeti possono favorire acqua liquida in superficie e si aggrappano ad un’atmosfera stabile. Per il nostro sistema solare, questa regione si estenderebbe da Venere a Marte.
Un team di ricercatori provenienti dall’università di Aberdeen e St.Andrews in Scozia, pensa invece che questa definizione tradizionale non tiene conto della vita che può esistere sotto la superficie di un pianeta. Infatti le temperature aumentano all’aumentare della profondità e una volta che le temperature possono favorire acqua allo stato liquido, è ipotizzabile che la vita possa esistere anche lì.
Per dimostrare questa teoria hanno utilizzato un modello computerizzato per approssimare le temperature sotto le superfici dei pianeti, inserendo le distanze dalle loro rispettive stelle in riferimento alla grandezza del pianeta. I risultati hanno così mostrato che il raggio abitabile attorno ad una stella aumenta di tre volte se la vita può esistere 5,3 km sotto la superficie (è il caso sulla Terra).
Potrebbe invece esistere fino a 10 km verso il basso in zone al di là di Saturno, includendo lune come Europa e Ganimede, entrambe infatti dovrebbero possedere degli oceani nel sottosuolo.
Ovviamente però si parla di vita, quasi esclusivamente, microbica, ma comunque rimane il fatto che si tratta di un qualcosa molto interessante.