NEW YORK (WSI) – Gli acidi grassi, che si trovano solitamente nei pesci oleosi, sono riconosciuti per le loro proprietà anti infiammatorie che si pensa possano proteggere contro una serie di malattie, tra cui infarti e ictus, artrite e vari tipi di cancro.
Ma un nuovo studio, riportato dal Telegraph, ha scoperto che gli uomini con alti livelli di Omega-3 nel sangue, ovvero gli acidi grassi noti soprattutto per la loro presenza nelle membrane cellulari, hanno un rischio più elevato del 43% di contrarre un cancro alla prostata rispetto a quelli con basse concentrazioni di vitamina F.
Per quanto riguarda i tumori invece, la percentuale sale al 71% rispetto a quelli che non assumono integratori.
I ricercatori hanno riferito come la differenza nelle concentrazioni ematiche degli acidi grassi tra i due gruppi era l’equivalente di più di due porzioni di salmone alla settimana.
Il dottore Alan Kristal, autore dello studio in questione, poi pubblicato sul Journal of National Cancer Institute, ha dichiarato: “Abbiamo dimostrato ancora una volta come l’uso di integratori alimentari può essere dannoso.”
Non è ancora chiaro perché l’Omega-3 aumenti il rischio della malattia, ma l’effetto potrebbe essere correlato alla conversione nel corpo di acidi grassi in composti che possono danneggiare le cellule e il DNA, e sopprimere così il sistema immunitario.
Lo studio però non ha svelato che effetti possa avere l’Omega 3 in persone che già hanno il cancro.
Il dottor Iain Frame, direttore della ricerca presso il Prostate Cancer in Inghilterra ha detto: “L’Omega 3, come si trova nei pesci grassi, è stato al centro di una grande quantità di ricerche negli ultimi anni, la maggior parte delle quali hanno mostrato i benefici se consumato come parte di una dieta equilibrata. Quindi non vogliamo incoraggiare le persone a cambiare la loro dieta a seguito di questo studio, ma almeno di parlare con il loro medico, qualora avessero preoccupazioni riguardo il cancro alla prostata”