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Flussi di capitali, vittime riforma fiscale Trump: Svizzera e Irlanda

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I flussi di capitali mondiali sono scesi per il terzo anno consecutivo l’anno scorso. La ragione principale di questo fenomeno è da ricercare nelle decisioni prese dalle multinazionali americane. Esse hanno sfruttato i vantaggi offerti dalla maxi riforma fiscale Usa del 2017, rimpatriando più di 87 miliardi di dollari nel proprio paese dalla Svizzera e 66 miliardi dall’Irlanda, per esempio.

Se ci si basa sui dati di UNCTAD, la Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo secondo cui l’economia rimane tuttora fragile, Berna è stata infatti la prima grande vittima della riforma de fisco dell’amministrazione Trump del 2017.

Le misure del governo Usa puntavano a far rientrare dai paradisi fiscali gli utili delle multinazionali americane in patria. Ci sono riusciti a giudicare dai risultati. Nel 2018 le aziende statunitensi hanno beneficiato del calo delle aliquote dal 35 al 21% e hanno rimpatriato dalla Svizzera 87 miliardi e 200 milioni di dollari in patria.

Gli altri Stati che hanno visto delle somme importanti partire in direzione Stati Uniti sono l’Irlanda (66,3 miliardi), il Lussemburgo (5,6 miliardi) e i regimi fiscali speciali dei Caraibi (105,7 miliardi in totale).

Flussi di capitali in Europa: nel 2019 situazione migliorerà

Il rimpatrio degli utili accumulati in Europa non ha avuto un impatto soltanto sui paesi con regimi fiscali speciali. In generale i flussi di capitali destinati alla regione si sono dimezzati rispetto all’anno prima, attestandosi a 172 miliardi di dollari.

I flussi di investimento diretto di capitali stranieri (FDI) verso le economie industrializzate sono scesi del 27% a quota 557 miliardi. Il direttore della divisione di investimenti di UNCTAD ha commentato i numeri del World Investment Report 2019,  dicendo che “nonostante la contrazione dell’anno scorso le prospettive sono relativamente buone” per il 2019, con le stime che sono per “una crescita modesta”.

“Ci aspettiamo che l’Europa si riprenda. L’aumento di annunci relativi a progetti di energia verde mostra che l’andamento dei flussi di capitali stranieri è destinato a migliorare”.

Sebbene i miliardi di capitali stranieri in ingresso sono scesi a 22 miliardi dai 24 miliardi del 2017, l’Italia si è confermata in nona posizione nella classifica delle destinazioni preferite dagli stranieri per fare investimenti (vedi grafico).

Le prime dieci destinazioni di flussi di capitali stranieri: Italia al nono posto
[/media-credit] Le prime dieci destinazioni di flussi di capitali stranieri: l’Italia si piazza al nono posto