Il governo francese ha ceduto sotto la pressione dei “gilet gialli”, il movimento di protesta che dal 17 novembre è insorto contro il calo del potere d’acquisto. Sebbene sia stata annullata una riunione che doveva tenersi a Matignon tra i ministri e il collettivo, il primo ministro Edouard Philippe annuncerà una moratoria sull’incremento della tassa sulla benzina.
Sono stati i membri del collettivo a rifiutare l’invito a Matignon. Benjamin Cauchy, leader dei sedicenti “gilets jaunes libres” ha spiegato che il movimento “non è qui per prendere lezioni dal governo” e che non intende che i gilet gialli siano “strumentalizzati”, aggiungendo che alcuni esponenti del gruppo hanno anche ricevuto “minacce” pesanti.
Lo confermano delle fonti governative ai media francesi come AFP e FranceInfo. Secondo l’agenzia di stampa, Philippe renderà nota stamattina la decisione dell’esecutivo davanti ai deputati della maggioranza. Le dichiarazioni seguono una serie di incidenti che hanno fatto danni ingenti e più di duecento feriti tra manifestanti e poliziotti in tutto il paese.
I disordini principali sono stati concentrati soprattutto nella capitale di Parigi. Per sedare le proteste il governo aveva persino schierato degli “sniper”, dei tiratori d’eccellenza a distanza. In un video, diffuso dai canali di informazione francesi, si vedono diversi uomini, tra cui un cecchino, posizionati su una terrazza dei Campi Elisi (Champs-Elysées) rivolti verso l’Arco di Trionfo.
Dopo gli attentati terroristi del 2015 a Parigi, quando viene organizzata una manifestazione in cui è attesa una folla nutrita, come è stato per esempio in occasione della la Festa di Bayonne, il governo francese è solito schierare cecchini: “è una pratica frequente”, fa sapere Philippe Capon, del sindacato Unsa-Police.