Vivendi ha ottenuto il lascia passare Ue per assumere il pieno controllo di Telecom Italia. In una decisione che era tanto attesa, il gruppo francese controllato dal magnate dei media Vincent Bolloré è riuscito a convincere le autorità che i timori dell’antirust Ue erano infondati. Il nervosismo per la decisione era papabile sui mercati nelle ultime sedute, che sono state negative per Telecom Italia.
Le autorità europee della concorrenza erano preoccupate per il fatto che Vivendi, che detiene anche una quota di maggioranza in Mediaset, potesse finire per chiedere più soldi alle emittenti Tv per concedere l’accesso alle sue reti televisive. Vivendi potrà ultimare la scalata su Telecom a condizione che prima si liberi della quota di maggioranza di Telecom nel servizio di trasmissioni televisive Persidera.
La decisione dell’antitrust segna una svolta importante in quello che i media italiani chiamano ormai “la campagna d’Italia” del Napoleone di origine bretone. Si tratta di un riferimento alla serie di vittorie ottenute dal generale Bonaparte che gli hanno permesso di consolidare il dominio francese in Italia per due decenni durante il 18esimo secolo.
Dà un’idea della percezione che ha l’Italia delle scalate spesso aggressive di Bolloré. Il 31 marzo Vivendi aveva sollecitato il parere di Bruxelles sulla possibilità di assumere il controllo di Telecom Italia. Durante l’assemblea generale del 4 maggio scorso l’operazione si è materializzata con l’elezione al CdA di 10 membri della lista proposta da Vivendi e gestita da Arnaud de Puyfontaine sui 15 che compongono il board del gruppo italiano.
Aspettando la decisione delle autorità europee il consiglio era stato riportato alla sua formazione precedente. Da oggi si cambia. Nella sua offensiva sul digitale terrestre, Vivendi ha giocato su due livelli: Telecom Italia e Mediaset. Se si tiene conto anche del contributo di Persidera (fornitore di accesso alle reti digitali terresti con la diffusione di canali televisivi e detenuta al 70% da Telecom Italia), Vivendi avrebbe in mano più della metà del mercato. Il gruppo francese detiene il 29,9% dei diritti di voto di Mediaset.
L’Europe temeva un aumento dei prezzi che i canali tv devono pagare per utilizzare la rete digitale terreste sopra citata. Il 4 maggio Vivendi si era impegnata a vendere la quota maggioritaria di Telecom Italia in Persidera e la proposta ha evidentemente convinto la Commissione europea. La decisione restituisce una preziosa flessibilità a Vivendi per quanto riguarda la composizione del CdA di Telecom Italia e rilancia l’ipotesi di affidare a de Puyfontaine la presidenza del gruppo di telecomunicazioni italiani.