Articolo di Rita Teodori, consulente finanziario di Roma
Perché questo può essere il momento giusto per investire nell’economia cinese?
Ci sono essenzialmente cinque ragioni per scommettere sulla crescita del gigante asiatico, che grazie ai suoi ambiziosi piani industriali continuerà a evolversi, influenzando le economie occidentali e mettendo in discussione il potere finora detenuto dagli Stati Uniti.
Cominciamo dai consumi interni. I cinesi stanno riducendo le esportazioni per migliorare la produzione interna e stimolare i consumi domestici, e questo è un dato che contribuirà alla crescita del Pil e della stessa economia del Paese. Va inoltre considerato che i cinesi sono stati i primi ad aver affrontato la pandemia, e questo è un altro aspetto positivo per la crescita.
Già nell’ultimo decennio la Cina, da sempre un Paese ad alta densità demografica, ha visto l’attuale popolazione di oltre 1,5 miliardi di persone cambiare abitudini: il consumatore cinese è per il 90% acquirente di marchi di lusso, il 60% preferisce acquistare cibo online, oltre il 50% fa acquisti su Internet almeno una volta alla settimana e oltre il 60% usa i social media.
La seconda ragione per investire in Cina riguarda i giovani e la demografia.
Prima della pandemia la Cina investiva molte risorse sull’istruzione e la formazione dei giovani all’estero: a seguito dell’emergenza sanitaria, che ha portato come conseguenza una ridotta mobilità e limitazioni per i viaggi oltreconfine, queste risorse si sono spostate all’interno del Paese.
C’è inoltre da considerare il fatto che dal 2016 il governo cinese, per prevenire le conseguenze del rapido invecchiamento della popolazione, ha allentato la politica del figlio unico introdotta nel 1978: a oggi i risultati non sono ancora molto entusiasmanti, per cui la strada da percorrere è quella di migliorare la qualità e la produttività di questi aspetti.
Il terzo motivo per guardare con interesse alla Cina è l’innovazione tecnologica. Il governo di Pechino intende far diventare la Cina un Paese all’avanguardia nel settore tecnologico e industriale, con investimenti in settori come robotica, intelligenza artificiale, automazione industriale, informatica.
La Cina punta al predominio in questi settori e a togliere agli Usa lo scettro di prima potenza mondiale: il sorpasso era previsto nei prossimi dieci anni, ma con la pandemia questo tempo si è decisamente ridotto e da qui ai prossimi quattro anni la Cina diventerà la prima potenza mondiale.
Da non sottovalutare anche l’impegno di Pechino nella lotta al climate change. La Cina è un Paese in cui il problema dell’inquinamento è molto sentito: le città cinesi sono estremamente inquinate e questo ha fatto sì che le autorità siano molto attive sul fronte della lotta alle emissioni nocive e al cambiamento climatico. Il presidente cinese ha assunto ufficialmente l’impegno a raggiungere la neutralità carbonica entro il 2060.
Infine, a rendere la Cina interessante per gli investitori sono i prezzi convenienti.
Un’altra valida ragione per investire nella regione asiatica è il fatto che l’esposizione debitoria è scarsa e i prezzi sono bassi rispetto a quelli dei Paesi più sviluppati: per questo, insieme al crescente ritmo di sviluppo, i titoli di quest’area si presentano come ottime opportunità di investimento. Interessante è anche il mercato obbligazionario asiatico, che presenta una minore volatilità rispetto all’azionario ed è quindi consigliato soprattutto per gli investitori che hanno una scarsa propensione verso i titoli azionari, considerati più “rischiosi”.
Tuttavia, anche nel mondo azionario, che in termini di percentuali di crescita nel tempo è decisamente premiante rispetto all’obbligazionario, ci sono dei validi metodi di investimento che evitano il cosiddetto market timing o meglio il pericolo del momento, creando la possibilità di investire gradualmente e costantemente. L’azionario cinese è quindi una scelta di investimento consigliabile, soprattutto per quanto riguarda le azioni delle aziende che operano nei settori interessati dai consumi interni cinesi.
Effettuando degli investimenti graduali nel tempo si evita il market timing, cioè il rischio legato al fatto di non sapere quale sia il momento migliore per entrare sul mercato, e si riduce la volatilità.
Si tratta di una tipologia di investimento che si usa da sempre anche su altri mercati. L’approccio di investimento graduale, come nel caso dei piani di accumulo, è una modalità che si può agevolmente riproporre per entrare sull’azionario cinese, un mercato che è sempre stato volatile e per questo potrebbe generare ansia nei clienti.
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