Come affrontare i momenti di crisi

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di Stefania Quaglino, consulente patrimoniale e finanziario, group manager di Sanpaolo Invest

Negli ultimi vent’anni i momenti di crisi sono stati numerosi e ricorrenti: quello che ci hanno insegnato è che ogni crisi è diversa dalle altre ma alla fine tutte hanno un punto in comune, e cioè che c’è un momento in cui terminano. Per quanto le crisi siano differenti, si concludono tutte allo stesso modo.

Recessione e depressione

Nel momento attuale è più che mai opportuno che il cliente sia consapevole dei termini che sono utilizzati sempre più spesso nei media e che quindi sono alla base delle discussioni, ma che hanno dei precisi significati. Oggi ad esempio si parla dell’arrivo di una recessione, e quindi bisogna capire di cosa si tratta. Parliamo di un periodo di tempo che normalmente va dai 6 mesi ai 3 anni, durante il quale diminuiscono l’occupazione e la produzione industriale, con conseguenze negative sul nostro reddito personale. Se la recessione si protrae ulteriormente allora si parla di una vera e propria depressione, che può essere globale e proprio perché è così lunga ha un impatto negativo sui nostri redditi decisamente più importante.

Cosa significa contrazione del reddito

Quando parliamo di contrazione del reddito non intendiamo solo il fatto che uno stipendio da dipendente possa essere sostituito dall’assegno di cassa integrazione o di disoccupazione, in caso di perdita del lavoro. Se si contrae la produzione industriale diminuiscono infatti anche le tasse che lo Stato percepisce su questa produzione, e quindi le risorse che lo Stato stesso ha a disposizione per il sostegno sociale. Quindi i cittadini si ritrovano con meno reddito e minori disponibilità di aiuto sociale, in una situazione che si definisce appunto depressione. Non è certo il caso del contesto attuale: sappiamo che stiamo andando in recessione, ma secondo le stime si tratterà di un periodo limitato di tempo, nel quale potremo effettivamente riscontrare delle problematiche nel mondo del lavoro.

3 punti fermi

Data la situazione, gli investitori devono tenere presente alcuni punti fermi: cercare di costruire i propri risparmi; rivalutare le scelte di investimento e ovviamente gestire i redditi personali. Il primo punto è fondamentale: bisogna imparare a creare del risparmio, un fondo di emergenza per poter affrontare le peggiori conseguenze di una crisi. In secondo luogo il cliente deve verificare che i suoi investimenti siano impostati in modo tale da non impensierirlo eccessivamente. Per quanto riguarda invece la gestione dei propri redditi, la regola generale è questa: il 50% di quello che noi incassiamo va normalmente usato per le spese essenziali, il 30% per quelle voluttuarie, su cui si possono fare delle riflessioni, e il restante 20% va sempre destinato al risparmio, un passaggio ancora più importante quando si avvicina una crisi. Bisogna poi evitare di prendere decisioni emotive per quanto riguarda il denaro perché è sempre un errore, e ricordarsi che il denaro è solo il mezzo tramite il quale raggiungere i nostri scopi futuri, a patto però di saper costruire questo mezzo.

Il coraggio di prendere decisioni controintuitive

Il rimpianto del consulente è sempre quello di non aver avuto il coraggio di prendere, in un dato momento, decisioni che sembravano controintuitive. Ad esempio, in un periodo di crisi fa sempre paura suggerire ai clienti di fare acquisti obbligazionari, azionari, utilizzando il denaro che nel caso degli italiani viene quasi sempre detenuto in eccesso sul conto corrente. Per arrivare ad avere questo coraggio bisogna però: aver pianificato il proprio risparmio, avere un fondo di emergenza, essere sicuri di non investire risorse di cui possiamo avere bisogno nel breve termine.

Creare il proprio rifugio

Alla base della strategia per affrontare le crisi c’è una concatenazione di tutti questi fattori. I momenti di crisi, di recessione, quando tutto sembra andare male sono proprio quelli in cui una persona o un nucleo familiare dovrebbe porsi delle domande: anzitutto, cosa sto facendo dei miei introiti? Li sto spendendo in tutto, in parte, li sto investendo? Se la risposta è: sto spendendo tutto, allora il consulente deve spingere il cliente a individuare le spese che si possono eliminare, perché durante una recessione è fondamentale costruire un fondo di emergenza e per farlo bisogna risparmiare. Il consiglio di base è: guardati nelle tasche e cerca di trovare le risorse. Creati il tuo piccolo rifugio. Se poi sei fortunato e hai una parte di patrimonio investita, ricordati che non deve servirti oggi ma è finalizzato a creare il tuo futuro. Il risparmio è la dilazione nel tempo dei benefici del denaro.