Meno carboidrati, meno zuccheri semplici, meno grassi saturi. Più proteine, più frutta e verdura. Meno dolci, meno formaggi e meno bevande zuccherate. Più cibi integrali, più fibre, più grassi insaturi. Tranquilli, non ho deciso di diventare “consulente della nutrizione”.
Ma la nutrizione, di oggi e soprattutto di domani, è un tema di assoluta rilevanza e destinato ad avere un impatto sull’economia e quindi anche sulla finanza.
Se una cosa il Covid ci ha insegnato è che mantenersi in forma fisica è un vaccino efficace contro qualsiasi malattia. La forma fisica, a qualsiasi età, passa da corretti stili di vita e da una sana alimentazione. Potete sperimentare migliaia di diete o rivolgermi ai migliori nutrizionisti ma la filosofia è sempre la stessa. Il miglior nutrizionista, proprio come il miglior consulente finanziario, vi dirà che sono “il metodo” e “il tempo” a fare la differenza. Seguire le regole e seguirle nel tempo.
Una dieta sostenibile
Sulla terra ci sono 7,8 miliardi di persone che, soprattutto nei paesi emergenti, chiedono di mangiare sempre più carne. Diversa è la situazione in Europa dove invece il consumo di carne è in calo. Il calo è frutto dei cambiamenti di stili di consumo, della sostituzione delle proteine animali con altri fonti proteiche, della diffusione di una sensibilità ambientale e della volontà di ridurre alimenti ricchi di grassi saturi.
L’allevamento di animali da carne è uno dei principali contributori delle emissioni inquinanti. I dati ISPRA in Italia indicano l’allevamento intensivo responsabile del 15% dell’emissione di polveri PM, quelle particelle che entrano in profondità nei nostri polmoni e responsabili di asma, bronchiti, allergie, tumori e problemi cardio-vascolari. L’inquinamento da allevamenti supera di gran lunga quello di auto e moto e quello prodotto dal settore industriale. Dobbiamo assumere una giusta dose di proteine in rapporto ai carboidrati ma il pianeta non può sostenere un consumo di carne crescente. Ridurre il consumo di carne è una strada obbligata. Potremo sceglierlo in autonomia oppure i nostri consumi saranno “orientati” in tal senso.
Il super food è già una megatrend
La finanza se n’è già accorta. C’è un trend in atto ed è quello dell’alimentazione del futuro e delle proteine “alternative” e della “carne vegetale”. Suona come un ossimoro ma è una realtà da non trascurare. E’ un mercato in forte espansione e in gran parte ancora in sperimentazione. E’ un trend che con convinzione si rafforzerà nei prossimi anni e che al momento sta avvantaggiando aziende di dimensioni più piccole.
Alcuni colossi dell’alimentazione se ne sono accorti e sfrutteranno la diversa sensibilità dei consumatori per modificare le loro strategie e migliorare la qualità dei loro prodotti.
In forte crescita i consumi di ogni tipo di latte vegetale (soia, avena, riso, avena), delle proteine vegetali in polvere, degli alimenti a base di soia, dei semi di ogni qualità.In Usa, Europa e Regno Unito la vendita di cibi di origine vegetale hanno una crescita del 10/15% all’anno.
Cosa mangeremo nel futuro?
Il cibo del futuro? Ce n’è per tutti i “GUSTI” : Alghe di ogni tipo, micoproteine (quelle derivanti da funghi e muffe) , ovviamente gli insetti e, per finire, le meduse (infestano i nostri mari a causa del riscaldamento, pare siano buone come le ostriche e abbiano l’80% di proteine).
Si stima che in 10 anni il settore delle “carni vegetali” possa crescere di 100 volte rispetto alla dimensione attuale.
Se volete assaggiare un’ottima tartare di meduse con limone, olio evo e menta, rivolgetevi allo Chef Stellato Gennaro Esposito.
Ma tranquilli, per gli amanti della fiorentina, è in arrivo la bistecca “coltivata” in laboratorio.
E’ proprio il caso di dire “investi come mangi” o, meglio ancora, “investi come mangerai”.
Quanto può valere il mercato? Dove investire?
Potete divertirvi a scovare in borsa quali sono le aziende più promettenti o, molto meglio, potete scegliere un fondo d’investimento che ha un chiaro focus sui nuovi trend della nutrizione. Nei portafogli dei miei clienti ho deciso di inserirne uno in particolare che ha una chiara strategia sulle tendenze in atto nel settore dell’alimentazione e che basa le sue scelte sull’intera catena del valore, a partire dagli ingredienti fino alla sicurezza alimentare, alla distribuzione e allo smaltimento degli imballaggi.
Puoi scoprire di più su di me e sul metodo TreC (Cristina Capitoni Consulenza) visitando il mio sito www.cristinacapitoni.it. Se desideri parlarne chiedimi un appuntamento: QUI