La gestione del patrimonio di famiglia

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Articolo di Vania Franceschelli, Consulente Finanziario e Patrimoniale

Nei prossimi decenni i baby boomer, cioè i nati tra il 1946 e il 1965, trasferiranno 68 mila miliardi di dollari alla GenX e ai Millennials. Per i genitori, o altri membri della famiglia che hanno intenzione di lasciare un’eredità finanziaria, è molto difficile pensare al passaggio prima della morte. E questo perché iniziano a subentrare una serie di paure. Si teme che sia troppo presto, che i figli diventino troppo viziati e che non sappiano trovare la propria strada da soli. Occorre considerare però che pianificare una successione per tempo potrebbe portare dei vantaggi non solo agli eredi, ma anche a chi lascia le redini. Solitamente si pensa che, non aiutando il figlio, con i mezzi economici della famiglia, questo sarà costretto a crescere da solo e a meritarsi qualcosa di suo. Oppure si spera che come il genitore è riuscito a realizzarsi da solo, così possa fare anche l’erede.

Tuttavia, talvolta non si tiene in considerazione che i Millennials saranno la prima generazione che starà peggio rispetto ai loro genitori. Secondo il rapporto pubblicato dal Pew Research Center, il 39% dei Millennial di età compresa tra i 25 e i 37 anni ha un diploma di laurea (circa il 35% in più rispetto ai baby boomer). Ma a questo non corrisponde più benessere. Anzi, secondo il report, i Millennials ora hanno il 41% di ricchezza in meno rispetto a quanto avevano i loro genitori alla stessa età.

Se a tutto questo si aggiunge il fatto che tendenzialmente si eredita quando si hanno 40, 50 o anche 60 anni il quadro è fatto. Una soluzione potrebbe consistere nell’iniziare a trasferire la ricchezza poco per volta e insegnare ai giovani come gestirla.

Uno dei vantaggi di iniziare presto il passaggio generazionale è che si possono guidare i figli nel mondo della finanza, osservare come gestiscono il patrimonio, dare dei consigli su dove investire e a cosa stare attenti. A questo si aggiunge che il denaro ereditato potrebbe dare vita a un nuovo impero economico.

Molto spesso si pensa che il passaggio generazionale riguardi solo le famiglie ricche. Tuttavia, la questione tocca anche le fasce medie della popolazione. La trasmissione di un’eredità non significa solo passare una fortuna alla generazione futura, ma anche aiutare i propri figli a saldare debiti, a creare un fondo per l’istruzione dei nipoti e così via. Non si tratta di regali, ma un graduale passaggio di ricchezza che, se fatto con ponderazione, può andare a giovare sia a chi riceve sia a chi dona.

 

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