di Danilo Zanni CEO & Founder di IoInvesto SCF

L’importanza del portafoglio diversificato e come costruirlo: i consigli di IoInvesto

In un mondo finanziario in costante evoluzione e spesso imprevedibile, si sente spesso parlare di diversificazione degli investimenti come di una delle strategie più efficaci per proteggere il proprio patrimonio e garantirne la crescita a lungo termine. Ma cosa significa realmente diversificare e perché è così cruciale per gli investitori di oggi? IoInvesto SCF, la più grande società italiana di consulenza finanziaria indipendente, spiega la centralità del “portafoglio diversificato”,  ovvero l’importanza di differenziare le proprie fonti di rendimento. In finanza, la diversificazione di un portafoglio aiuta a ridurre il rischio complessivo degli investimenti: un portafoglio diversificato distribuisce il rischio su vari settori e classi di attività, al fine di ridurre l’impatto negativo di eventuali cambiamenti di mercato su un singolo investimento.
Se pensate che si tratti di un tema valido solo per i grandi investitori, vi sbagliate di grosso: ciascuno, nel suo piccolo, dovrebbe valutare i vantaggi della distribuzione del proprio capitale tra diverse tipologie di investimenti, come azioni, obbligazioni, immobili e altri strumenti finanziari.

Come diversificare il proprio portafoglio?

Per diversificare un portafoglio, gli investitori possono allocare il capitale in vari asset finanziari, quali ad esempio: azioni e obbligazioni, fondi, immobili, materie prime e Forex. Questa strategia permette di bilanciare il rischio e sfruttare le opportunità di guadagno in diversi mercati: per esempio, le azioni possono offrire un elevato potenziale di crescita a lungo termine, mentre le obbligazioni forniscono redditi più stabili e sicuri. Combinare queste diverse classi di attività può contribuire a bilanciare il portafoglio e a garantire una maggiore resilienza alle fluttuazioni di mercato.
La diversificazione può avvenire anche all’interno di un singolo settore, riducendo ulteriormente il rischio specifico. Ad esempio, se si desidera investire nel settore tecnologico, si può scegliere di acquistare azioni di diverse aziende tecnologiche, invece di concentrarsi su un’unica società. In questo modo, si riduce il rischio di essere fortemente influenzati da eventi specifici che potrebbero colpire solo una società. Importante tenere conto anche della diversificazione geografica (investire in diverse regioni geografiche per prevenire la concentrazione del rischio in un’unica area) e della diversificazione temporale (investire in diversi orizzonti temporali per bilanciare il portafoglio).

L’importanza della revisione periodica del portafoglio

È fondamentale rivedere periodicamente il portafoglio per assicurarsi che resti coerente con i propri obiettivi di investimento e con il proprio profilo di rischio. Le condizioni di mercato e gli obiettivi personali possono variare nel tempo, quindi una revisione periodica aiuta a garantire coerenza con questi cambiamenti. È dunque fondamentale essere consapevoli delle condizioni di mercato e apportare eventuali aggiustamenti periodici al proprio portafoglio, con l’aggiunta o la rimozione di determinati titoli o l’adeguamento dell’asset allocation. La gestione attiva del portafoglio può comportare anche l’utilizzo di strumenti finanziari derivati, come le opzioni o i futures, per proteggere il portafoglio da possibili perdite o per sfruttare opportunità di guadagno. Sono strumenti che consentono agli investitori di assumere posizioni che si muovono in direzione opposta rispetto a quella attuale, riducendo così il rischio complessivo del portafoglio.

Quali sono i benefici della diversificazione?

Accanto alla riduzione del rischio, un altro importante beneficio è la possibilità di ottenere rendimenti migliori nel lungo periodo. Potrebbe accadere di investire in diverse classi di attività: ad esempio, mentre il settore immobiliare potrebbe non essere in crescita, le azioni tecnologiche potrebbero essere in forte espansione. La diversificazione consente di partecipare a queste opportunità in modi diversi.
La mancanza di conoscenza approfondita del mercato e delle specifiche aziendali può portare a decisioni di investimento sbagliate. I professionisti hanno accesso a ricerche dettagliate, dati di mercato e strumenti di analisi avanzati che un investitore individuale potrebbe non avere. Un professionista può aiutare a gestire il rischio applicando strategie di investimento adeguate alle esigenze e agli obiettivi finanziari individuali.
La gestione emotiva è un altro aspetto critico: i professionisti possono mantenere la calma durante periodi di volatilità, evitando decisioni impulsive dettate dalla paura. In più, affidarsi a un professionista garantisce una gestione continua e monitorata del portafoglio, con aggiustamenti periodici in base alle condizioni di mercato e agli obiettivi del cliente. Infine, i professionisti possono offrire consulenza fiscale per ottimizzare il carico degli investimenti, aspetto spesso trascurato dagli investitori ‘fai-da-te’ .

Come creare un portafoglio finanziario d’investimento diversificato con 50.000 euro: un modello pratico

1. Azioni (Equities)
Le azioni tendono ad avere rendimenti elevati nel lungo termine, ma comportano anche un rischio maggiore.
  • Fondi indicizzati (ETFs)
    • ETF su azioni globali: Una buona percentuale, diciamo il 30% del portafoglio (15.000 euro), potrebbe essere investita in un ETF che replica un indice globale (es. MSCI World). Questo offre esposizione a un’ampia gamma di aziende in vari settori e regioni.
    • ETF su mercati emergenti: Circa il 10% (5.000 euro) potrebbe essere destinato a un ETF focalizzato sui mercati emergenti, che ha potenzialità di crescita elevate, ma anche un rischio maggiore.
2. Obbligazioni (Bonds)
Le obbligazioni sono generalmente meno volatili delle azioni e offrono un flusso di reddito stabile.
  • Obbligazioni governative e societarie
    • Obbligazioni governative a breve termine: Investire il 20% (10.000 euro) in obbligazioni governative di alta qualità a breve termine può offrire stabilità al portafoglio.
    • Obbligazioni societarie: Un ulteriore 10% (5.000 euro) in obbligazioni societarie di alta qualità può offrire un rendimento leggermente superiore rispetto alle obbligazioni governative.
3. Real Estate Investment Trusts (REITs)
I REITs offrono esposizione al mercato immobiliare senza la necessità di acquistare proprietà fisiche.
  • REITs: Investire il 10% (5.000 euro) in REITs può offrire rendimenti stabili derivanti dal settore immobiliare.
4. Commodities
Le commodities possono agire come copertura contro l’inflazione e diversificare ulteriormente il portafoglio.
  • Oro: Investire il 5% (2.500 euro) in oro (tramite un ETF sull’oro) può offrire protezione contro l’inflazione e la volatilità del mercato.
5. Fondi Alternativi
I fondi alternativi possono includere hedge funds, private equity o altri investimenti non tradizionali.
  • Fondi alternativi: Destinare il 5% (2.500 euro) a fondi alternativi per diversificare ulteriormente e accedere a strategie di investimento non correlate ai mercati tradizionali.
6. Cash (Liquidità)
Mantenere una certa quantità di liquidità è sempre prudente per coprire eventuali emergenze o per cogliere opportunità di investimento.
  • Liquidità: Tenere il 10% (5.000 euro) in un conto di risparmio ad alta redditività o in strumenti del mercato monetario.

Esempio di portafoglio:

  • Azioni Globali (ETF su MSCI World): 30% (15.000 euro)
  • Azioni Mercati Emergenti (ETF): 10% (5.000 euro)
  • Obbligazioni Governative: 20% (10.000 euro)
  • Obbligazioni Societarie: 10% (5.000 euro)
  • REITs: 10% (5.000 euro)
  • Oro (ETF): 5% (2.500 euro)
  • Fondi Alternativi: 5% (2.500 euro)
  • Liquidità: 10% (5.000 euro)