WOLFSBURG (WSI) – Alla fine Volkswagen ha ammesso di aver barato anche nei test condotti su milioni di auto in Europa. Ben otto milioni di vetture vendute nel continente erano dotate del software in grado di truccare i test sulle emissioni.
Grazie a un software in grado di ingannare gli esami anti inquinamento sulle emissioni, milioni di auto con motore diesel della casa tedesca sono state promosse nei test anche nell’Unione Europea, non solo negli Stati Uniti come era stato già rivelato.
Lo riferisce un grande quotidiano tedesco, citando una lettera che la società in crisi ha fatto recapitare ai membri della commissione trasporti della Camera e ai parlamentari dei collegi elettorali in cui si trovano le fabbriche Volkswagen.
Nella lettera, datata 2 ottobre e consegnata all’ex portavoce del governo Thomas Steg, al momento uno dei lobbysti di punta dI Volkswagen, si legge che le vetture coinvolte erano dotate di motori da 1.200, 1.600 e 2.000 litri.
Handelsblatt ha pubblicato una copia della lettera, in cui gli autori chiedono scusa “per gli errori commessi da alcuni individui” e promettono di fare chiarezza sulla vicenda dei motori diesel truccati.
La crisi scoppiata in seguito allo scandalo che i media hanno soprannominato “dieselgate” costerà caro al gruppo in termini economici e di immagine. Il nuovo Ceo, ex di Prosche, ha annunciato ai dipendenti nella sede di Wolfsburg che la crisi comporterà tagli e riduzione della produzione.
“I cambiamenti saranno dolorosi ma faremo di tutto per mantenere i posti di lavoro”. Sospesi tutti gli investimenti non indispensabili.
(DaC)