Associare al marchio Volkswagen l’avanguardia dell’elettrificazione, un immagiario trendy e in qualche modo familiare: sembrano questi gli obiettivi del marchio travolto nel 2015 dallo scandalo emissioni, osservando le varie concept car targate Volkswagen che si sono susseguite nei Motor Show degli ultimi anni.
Secondo Jurgen Stackmann, membro del board del costruttore tedesco, è stato proprio il Dieselgate ha spronare la casa automobilistica verso un’ambiziosa agenda elettrica, accompagnata da creazioni eccentriche e accattivanti.
“Eravamo convinti che questa fosse l’unica strada percorribile per il marchio Volkswagen, per tornare alla forza del brand e prendere una posizione di guida“, ha detto Stackmann.
La Volkswagen ID Buggy
Una delle ultime creature di Volkswagen, destinata a essere realizzata in serie, è la VW ID Buggy (foto d’apertura), un’edizione elettrica della storica dune buggy, presentata lo scorso marzo al Salone di Ginevra. Priva di un tetto (ancorché asportabile), la casa ha ammesso che in caso di pioggia ci si bagna: al massimo sarà possibile installare un telo per ripararsi dal sole. Una cosa, però, riesce benissimo alla ID Buggy: allontanare l’idea che l’elettrico sia un concetto necessariamente insipido.
Prima della Buggy, Volkswagen aveva scomodato un mito ancor più grande presentando ID Buzz (foto in basso), il remake elettrico del celebre pulmino “hippy”. Anche in questo caso, il nuovo oggetto ad un tempo vintage e futuristico sarà concretamente lanciato sul mercato, entro il 2022. Non mancano poi i concept sul Suv del domani: ID Crozz, un modello compatto per il mercato americano e ID Roomzz, un crossover che ha visto la luce nel recente Shanghai Auto Show.
Al di là dei modelli esotici, il gruppo automobilistico tedesco ha annunciato piani ambiziosi su tutta la gamma, con 70 modelli elettrici che nel prossimo decennio vestiranno i vari marchi di casa Volkswagen (da Audi E-tron a Porsche Taycan).