NEW YORK (WSI) – Continua la saga dieselgate, lo scandalo abbattutosi sulla Volkswagen rea di aver installato sulle sue vetture a diesel, immesse sul mercato americano ed ora anche europeo, un software truccato per il test sulle emissioni.
Questa volta la notizia, come riporta il Wall Street Journal, arriva direttamente dal Dipartimento di Giustizia americano che sta indagando sulla probabilità che la casa di Wolfsburg possa essere accusata anche penalmente. Se così fosse verrebbe a crearsi un precedente importante per la Giustizia a stelle e strisce che per la prima volta intenterebbe una causa penale contro una casa automobilistica per violazione degli standard previsti sulle emissioni.
Finora, sempre secondo il WSJ, le aziende automobilistiche hanno sfruttato una norma contenuta nel Clean Act Air risalente agni anni ’70, per evitare condanne penali, ma ora se il Dipartimento di Giustizia americano si dimostra integerrimo nel seguire la sua strada vi sarà un cambio di rotta epocale. Nel frattempo le autorità americane stanno vagliando gli approcci legali da tenere come ad esempio accusare la Volkswagen di aver truffato i regolatori.
Politici e ambientalisti si augurano che dal dieselgate si arrivi ad una modifica delle attuali norme introducendo in particolare un trattamento sanzionatorio che ricada in ambito penale in caso di violazioni degli standard sulle emissioni.
Intanto Volkswagen sale in Borsa registrando un’apertura sprint sulla piazza di Francoforte. Il titolo infatti guadagna il 5,93 percento a 101 euro, in linea con i concorrenti Peugeot (+6,65%), Bmw (+4,31%), Renault (+4,21%), Daimler (+4%) ed Fca (+2,71%).
La multa che pesa sulla testa della casa automobilistica tedesca è abbastanza salata: 18 miliardi di dollari solo per la truffa nel mercato americano, a cui si aggiungono i costi per rimettere a nuovo le auto con i test manipolati per un importo fino a 20 miliardi di dollari. Ma il colosso tedesco annuncia di avere la liquidità necessaria per fronteggiare lo scandalo, anche se si ipotizza anche un aumento di capitale.
(Aca)