ROMA (WSI) – Al via da oggi la voluntary disclosure bis, la procedura di collaborazione volontaria che consente ai contribuenti che detengono illecitamente patrimoni all’estero di regolarizzare la propria posizione denunciandosi spontaneamente al Fisco.
E’ stato il decreto legge n. 193 del 22 ottobre 2016 a riaprire i termini di accesso alla voluntary disclosure e successivamente con Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 30.12.2016 è stato approvato il nuovo modello per la richiesta di accesso alla procedura. Fino al 31 luglio 2017 potranno essere inviate le domande per regolarizzare le violazioni commesse entro il 30 settembre 2016 e i soggetti interessati potranno provvedere spontaneamente al versamento di quanto dovuto fino al 30 settembre 2017 o in tre rate mensili di pari importo con pagamento della prima rata comunque entro il 30 settembre 2017.
Oggi, martedì 7 febbraio 2017, viene aperto il canale telematico attraverso cui professionisti abilitati, compresi avvocati e i soggetti iscritti nel registro dei revisori contabili, possono inviare all’Agenzia delle entrate le richieste di accesso alla procedura, tramite i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate, Entratel o Fisconlione utilizzando il modello aggiornato disponibile sul sito. Proprio il modello per presentare la richiesta di accesso alla voluntary disclosure è stato reso più pratico, al fine di facilitarne la stampa così come le istruzioni per compilarlo sono state semplificate e questo al fine di consentire una gestione più semplice delle imposte sostitutive, dell’Ivie e dell’Ivafe che sono dovute in relazione ad ogni annualità oggetto della procedura di voluntary disclosure, in un’unica soluzione.
Inoltre sono state aggiornate anche le istruzioni relative alla compilazione del campo in cui indicare il valore delle attività detenute in Stati o territori a regime fiscale privilegiato che hanno stipulato con l’Italia accordi per consentire un effettivo scambio di informazioni, entrati in vigore prima dell’articolo 7 del decreto legge 193/2016. I contribuenti che hanno inviato il vecchio modello dopo l’apertura del canale telematico, dovranno provvedere a trasmettere il nuovo barrando la casella “Istanza trasmessa in precedenza”.
Dalla voluntary disclosure bis, il direttore delle Entrate si attende un gettito di 1,6 miliardi di euro.
“Noi ci aspettiamo un numero sicuramente ancora abbastanza alto di richieste. Da alcuni segnali, ma sono cose da verificare, emerge una sufficiente attenzione”.