L’impennata dell’inflazione ha eroso il potere d’acquisto delle famiglie, limitandone significativamente la capacità di spesa. Le azioni predisposte dalle autorità, e in particolare dalle banche centrali, stanno mitigando l’ascesa dei prezzi ma la strada per riportare sotto controllo le pressioni inflazionistiche è lunga e tortuosa.
Prezzi dei beni alimentari alle stelle
Tra i beni più colpiti dai rincari ci sono gli alimentari: secondo i dati Istat di aprile, i prezzi dei beni alimentari nel loro insieme hanno registrato una crescita dell’11,8% su base annua, un incremento considerevole seppur inferiore al +12,9% calcolato a marzo.
In particolare, i prezzi degli alimentari lavorati superano del 14% i livelli di un anno prima, e quelli dei non lavorati dell’8,4% (in rallentamento da 15,3% e 9,1% rispettivamente registrati a marzo).
Per quanto riguarda quest’ultimo aggregato, nel mese scorso si è registrata una decelerazione dei prezzi dei vegetali freschi o refrigerati diversi dalle patate (da +9,0% a +7,6%) e un’accelerazione dei prezzi di frutta fresca o refrigerata (da +5,2% a +7,6%).
In tale contesto, diventa fondamentale per le famiglie districarsi fra gli scaffali e imparare a gestire in modo efficiente le proprie risorse nel momento di fare la spesa. Ecco allora alcuni consigli utili per non sperperare denaro nel momento di acquistare generi alimentari.
Un’attenta programmazione può aiutare a contenere la spesa
Il primo aspetto su cui si può lavorare è la pianificazione. Innanzitutto, può essere utile stabilire a priori un budget di spesa e monitorare le offerte nei diversi supermercati, per assicurarsi di acquistare tutto il necessario spendendo il meno possibile (nei limiti della comodità).
Per facilitare la compilazione della lista di alimenti da comprare, si possono programmare anticipatamente i pasti della settimana, cercando di optare per prodotti riutilizzabili più volte e in diversi piatti, al fine di evitare inutili sprechi. In tal senso, sarebbe meglio evitare di mangiare spesso pietanze eccessivamente elaborate, limitando il consumo di cibi costosi (ad esempio la carne) e privilegiando frutta e verdura, delle quali è possibile acquistare maggiori quantità a parità di prezzo.
Vigilanza costante al supermercato
Una volta programmata la spesa, bisogna mantenere alta l’attenzione anche nel momento degli acquisti. Una volta selezionato il punto vendita più idoneo, nel caso in cui ci si rechi personalmente al supermercato, è preferibile optare per un carrello (o un cestino) più piccolo; con più spazio a disposizione, infatti, si tende psicologicamente ad acquistare di più per riempirlo.
È bene inoltre osservare in maniera meticolosa i prezzi dei prodotti, compresi quelli posizionati nei ripiani più bassi, dove tendenzialmente si guarda meno e nei quali si trovano beni meno pubblicizzati.
Uno degli aspetti più importanti riguarda il confronto tra diversi prodotti: assicurarsi di paragonare i beni tenendo conto del peso, in modo da compararli su una base omogenea. Inoltre, man mano che i prodotti vengono aggiunti al carrello, sarebbe preferibile calcolare l’intero importo parziale della spesa, in modo da non avere brutte sorprese in cassa.
Verificare i costi al termine della spesa
Una volta pagata la spesa, è preferibile controllare lo scontrino per verificare che l’importo pagato sia corretto e in linea con quanto preventivato.
Se questo non dovesse accadere, bisognerà capire se ci sia stato un errore di stima nella pianificazione iniziale, se alcuni prodotti fossero disponibili a prezzi inferiori in altri supermercati (tenendo conto delle tempistiche e delle spese di trasporto per raggiungerli) o se sia il caso di evitare o ridurre la quantità di alcuni beni per le volte successive.
Se proprio non si riuscisse a limitare la spesa, potrebbe essere utile monitorare le proprie uscite, ad esempio attraverso una delle tante applicazioni gratuite disponibili, per tagliare altri costi non necessari e reinvestire le risorse nella spesa per generi alimentari.
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