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WALL ST: BUONA PROVA DEL NASDAQ, DEBOLE IL DOW

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La seduta di borsa a Wall Street si e’ chiusa con gli indici contrastati. La giornata e’ stata caratterizzata da un’elevata volatilita’ originata dalla forte incertezza circa le attuali condizioni del mercato. Il Nasdaq e’ riuscito a mettere a segno una solida performance grazie alla serie di buone trimestrali diffuse dalle aziende hi-tech. Il listino tecnologico ha chiuso con un rialzo dell’1.04% a 2792, l’indice industriale Dow Jones ha ceduto lo 0.15% a 13892, l’S&P500 ha guadagnato lo 0.18% a 1541.

Ad erodere i guadagni iniziali e’ stato ancora una volta il forte rialzo del greggio, arrivato ad un nuovo record di $89 dollari dopo il via libera del Parlamento turco sull’invasione dell’Iraq contro i ribelli curdi. Le preoccupazioni restano concentrate sull’impatto che l’aumento dei prezzi energetici potra’ avere sulla spesa dei consumatori e, di riflesso, sugli utili societari.

Solo a causa del ritracciamento finale i futures con consegna novembre hanno chiuso in ribasso, a quota $87.40 al barile, con una perdita giornaliera di 21 centesimi. Il fatto che a trainare al rialzo le quotazioni energetiche non siano fattori legati alla domanda e all’offerta ma bensi’ a tensioni di natura geopolitica non rappresenta un elemento rassicurante per gli investitori.

Alcune pressioni sono emerse anche dal comparto macroeconomico. Pessimo il dato sul comparto immobiliare che ha evidenziato un crollo del 10.2% dei nuovi cantieri edili a settembre, ai peggiori livelli degli ultimi 14 anni. Contenuto l’impatto dell’indicatore CPI (Prezzi al Consumo), sostanzialmente in linea con il consensus del mercato.

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Grande attenzione e’ stata polarizzata anche dal comparto societario con la lunga lista di trimestrali diffuse nelle ultime ore. Intel (INTC) (cartina di tornasole del comparto dei chip) ha riportato un balzo del 43% dei profitti nell’after hour di martedi’, il gigante media online Yahoo! (YHOO) ha comunicato utili per azione di 3 centesimi superiori al consensus.

Nel comparto finanziario, ad offuscare i brutti numeri di Citigroup (C) ci ha pensato JP Morgan (JPM) che ha riportato un aumento dei profitti del 2% a $3.4 miliardi. Anche IBM (IBM), Coca-Cola (KO), il colosso del tabacco Altria (MO) (in passato meglio nota come Phillip Morris) e United Technologies (UTX) hanno battuto le attese degli analisti.

Sugli altri mercati, sul valutario, euro in recupero nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di mercoledi’ a New York il cambio tra le due valute e di 1.4189. In lievissimo progresso l’oro: i futures con consegna dicembre sono avanzati di appena 50 centesimi a $762.50 all’oncia. In forte rialzo infine i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 4.5460% dal 4.6550% di martedi.