Dopo il debole inizio, a meta’ giornata i listini azionari americani sono contrastati ma non lontani dalla linea di parita’. Il Dow Jones cede lo 0.19% a 13312, l’S&P500 e’ invariato a 1493, il Nasdaq avanza dello 0.22% a 2580.
Le forti vendite iniziate gia’ nel preborsa, innescate dal deludente dato macro che ha evidenziato un calo superiore alle attese (il primo da gennaio) degli ordini di beni durevoli, si sono ridimensionate nelle ultime ore.
L’indicatore ha registrato una flessione del 2.8% attestandosi al di sotto del consensus del mercato pari a -1%. Esclusa la componente dei trasporti il calo e’ stato dell’1%, in controtendenza con le attese che erano per un progresso dello 0.2%. Nella giornata di ieri i dati macroeconomici avevano evidenziato il difficile momento del comparto immobiliare e un calo superiore alle attese della fiducia dei consumatori.
A sollevare alcune preoccupazioni in avvio era stato anche il recupero dello yen. La moneta giapponese si e’ apprezzata sia nei confronti dell’euro che del dollaro. Il fatto ha portato alla chiusura di diverse posizione di carry trade (operazione consistente nel prestito di yen nel caso specifico seguito dall’investimento in assett a maggior rendimento). Cio’ potrebbe limitare la sorpendente liquidita’ che ha permesso ai listini di salire ai recenti massimi nell’ultimo periodo. Il brusco sell-off dello scorso febbraio ebbe inizio proprio da questo tipo di preoccupazioni.
Il focus degli operatori e’ ora incentrato sulla decisione del Fed circa i tassi d’interesse. Sebbene sia ampiamente attesa una conferma dell’attuale livello del costo del denaro (5.25%), sara’ interessante valutare l’atteggiamento dei membri del Fomc dopo gli ultimi dati sulla congiuntura Usa che hanno confermato la preoccupante situazione del comparto delle case, e lo scoppio della crisi dell’industria del credito.
Sul fronte societario, a sostenere i titoli hi-tech e’ la buona trimestrale del gigante software Oracle ([[ORCL]]). Positivo anche il bilancio fiscale diffuso dal colosso di articoli sportivi Nike ([[NKE]]).
Forti pressioni di vendita invece sul titolo della societa’ biotech Nuvelo ([[NUVO]]) in seguito alla chiusura del rapporto di collaborazione con la tedesca Bayer ([[BAY]]).
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A livello settoriale le migliori performance sono segnate dai comparti: Special Consumer Services +5.5%, Footwear +5.3%, Computer & Electronics +2.3%, Diversified Metals & Mining +2.3%, e Advertising +2.1%. In maggiore ribasso: Fertilizers & Agricultural Chemicals -3.0%, Oil & Gas Refining & Marketing -2.2%, Wireless Services -2.0%, Education Services -1.8%, e Trading Companies & Distributors -1.8%.
Alle 12.30 E.T. il volume di scambio e’ di 670 milioni di pezzi al NYSE e 839 milioni al Nasdaq. I titoli in rialzo contro quelli in ribasso sono 1530 a 1602 al Nyse e 1448 a 1444 al Nasdaq. I nuovi massimi contro i nuovi minimi delle ultime 52 settimane sono: 12 a 26 al NYSE e 23 a 34 al Nasdaq.