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WALL ST. GALVANIZZATA DAL RAPPORTO SUL LAVORO

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Partenza in deciso progresso per Wall Street (controlla la performance in tempo reale), dopo che il governo ha annunciato che nel mese di maggio l’economia ha perso meno posti di lavoro del previsto. I tagli si sono attestati sui livelli piu’ bassi mai toccati dallo scorso settembre, alimentando le speranze che il peggio della recessione sia ormai alle spalle e che l’economia sia pronta ad attraversare una fase di recupero.

Tuttavia, il tasso di disoccupazione e’ balzato al 9.4% dall’8.9% del mese precedente, a dimostrazione del fatto che le aziende sono ancora riluttanti a tornare ad assumere personale. Ma gli investitori hanno guardato oltre il tasso di disoccupazione (che ad ogni modo la maggior parte degli analisti prevedeva che sarebbe salito sopra il 9%) preferendo concentrarsi nel ritmo della contrazione, in moderazione per il quarto mese consecutivo, segnale del fatto che la disoccupazione si sta gradualmente stabilizzando.

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La situazione occupazionale viene guardata con grande riguardo, in quanto viene considerata una cartina al tornasole dello stato di salute dell’economia globale, specialmente in tempo di recessione. Le perdite di posti di lavoro interessano le piu’ disparate aree dell’economia, tra cui le spese al consumo, le vendite al dettaglio e il mercato immobiliare. Restando sempre sul fronte macro, alle 20 italiane saranno rese note le cifre relative al credito al consumo nel mese di aprile.

“E’ decisamente meglio di quanto la gran parte della gente si aspettasse di vedere”, ha dichiarato Douglas Cliggott, gestore del fondo Dover Long/Short Sector Fund, riferendosi al rapporto occupazionale. “Chiaramente molte persone vogliono che questo mercato salga e non vogliono che la festa finisca”.

Tra i titoli piu’ acquistati in avvio figurano Bank of America, Boeing e Alcoa, che guida un settore, quello delle materie prime, particolarmente ispirato. Le azioni mettono a segno un rialzo di almeno il 2%. Fa ancora meglio Rio Tinto, che si rende protagonista di un balzo di oltre il 7%. Ben intonate anche le Citigroup (+2%), dopo che il Wall Street Journal ha riportato che l’agenzia federale Federal Deposit Insurance Corp. sta facendo pressioni sulla banca affinche’ decida per un rinnovamento delle alte cariche del gruppo, alimentando i dubbi sul futuro dell’amministratore delegato Vikram Pandit.

Nel corso della seduta gli occhi saranno puntati anche su Wal-Mart Stores (oggi si terra’ l’assemblea annuale degli azionisti) e soprattutto Apple. Stando a quanto riportato dal Wsj, Steve Jobs sarebbe pronto a tornare alla guida del colosso informatico gia’ da questo mese. Deboli le DuPont (-4%), dopo che Merrill Lynch ha tagliato il rating sulle azioni ad Underperform, citando i timori sia sul fronte dei fondamentali che per quanto riguarda il valore attuale dei titoli.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico i futures con consegna luglio virano in negativo dopo essere saliti sui massimi di sette mesi. I contratti perdono $0.48 a $68.32 al barile. Sul valutario, l’euro si indebolisce nei confronti del dollaro, attestandosi a quota 1.4044. Tracollo dell’oro, con i contratti con consegna agosto che perdono $25.60 a $956.70 l’oncia. Ancora sotto pressione i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 3.8340% dal 3.5700% di ieri.