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WALL ST: MANCA LA REAZIONE, SI INTENSIFICANO I SELL

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Ancora una seduta nel segno delle vendite per i listini americani. A meta’ giornata si stanno intensificando le perdite sull’azionario mentre continuano a pesare le prospettive sui tassi d’interesse. Il Dow Jones cede lo 0.62% a 13382, l’S&P500 lo 0.86% a 1504, il Nasdaq arretra dello 0.80% a 2566.

A preoccupare e’ ancora l’outlook sul costo del denaro alla luce dell’accelerazione dell’inflazione e del rialzo dei rendimenti sui bond. Lo yield sul Treasury a 10 anni (benchmark del settore) e’ balzato al 5.08%: si tratta del maggiore livello dallo scorso agosto e con elevate probabilita’ la settimana in corso sara’ la quinta consecutiva in rialzo.

Il fatto delinea una situazione di nervosismo da parte degli operatori che sembrano sempre piu’ preoccupati dall’impennata dell’inflazione e quindi sulle prospettive del costo del denaro. I maggiori rendimenti sui bond inevitabilmente hanno l’effetto di rendere meno attraente l’investimento sull’azionario, soprattutto considerata la chiara condizione di ipercomprato che persiste da due mesi e mezzo.

Ad orginare alcune preoccupazioni e’ anche il forte rialzo dei prezzi energetici legato al ciclone che sta interessando l’area del Golfo Persico e che sembra dirigersi verso l’Iran. I futures con consegna luglio sul petrolio segnano un progresso di $1.12 a $67.08 al barile.

Non aiutano le contrastate vendite retail di maggio diffuse in mattinata che delineano il difficile momento dei consumatori. Wal-Mart ([[WMT]]) ha riportato un rialzo delle vendite “same store” pari a +1.1%, rispettando le attese degli analisti, non sufficiente a spingere il titolo al rialzo. Risultati inferiori alle attese sono stati riportati da Macy’s ([[M]]), JC Penney ([[JCP]]), Ann Taylor ([[ANN]]), Abercormbie & Fitch ([[ANF]]). Bene i numeri di Costo Wholesale ([[COST]]), Limited ([[LMT]]) e Nordstrom ([[JWN]]).

Tra le notizie di M&A in evidenza il settore dei metalli. Alcan ([[AL]]) ha rifiutato l’offerta di $28.3 miliardi avanzata da Alcoa ([[AA]]) senza pero’ offrire dettagli sulla strategia che intendera’ adottare per contrastate la proposta del produttore di alluminio n.1 al mondo.

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Tra gli aggiornamenti economici, nessuna sorpresa dal dato sui sussidi di disoccupazione, sceso di 1000 unita’ a quota 309 mila, tanto meno da quello sulle scorte di magazzino all’ingrosso di aprile, avanzato dello 0.3% cosi’ come stimato dal mercato.

A livello settoriale le migliori performance sono segnate dai comparti: Healthcare Services +1.5%, Drug Retail +0.9%, Photo Products +0.8%, Internet Retail +0.6%, e Computer Hardware +0.5%. In maggiore ribasso: Special Consumer Services -3.8%, Industrial REITS -3.5%, Homebuilding -3.3%, Tires & Rubber -2.9%, e Retail REITS -2.7%.

Alle 12.30 E.T. il volume di scambio e’ di 612 milioni di pezzi al NYSE e 896 milioni al Nasdaq. I titoli in rialzo contro quelli in ribasso sono 478 a 2699 al Nyse e 824 a 2053 al Nasdaq. I nuovi massimi contro i nuovi minimi delle ultime 52 settimane sono: 10 a 46 al NYSE e 27 a 27 al Nasdaq.