*Marco Bonelli, Managing Director di Raymond James, e’ molto conosciuto tra gli investitori istituzionali e i trader italiani. I suoi commenti quotidiani di meta’ seduta sull’andamento della Borsa Usa (comprese le indicazioni di trading operativo e le posizioni rialziste) non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.
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La sessione di oggi si e’ aperta in leggero denaro. I dati macro sull’impiego sono risultati abbastanza positivi. Il prezzo del greggio e’ in ribasso di $1.17 a $68.35 al barile.
Al momento, l’indice Dow Jones e’ in ribasso di 3 punti a 10456, Nasdaq sta perdendo 3 punti a 2144 e l’S&P500 e’ in lettera di 2 punti 1119.
Positive le performances dei settori linee aeree e prodotti agricoli.
L’indice VIX si trova al livello di 13.18. L’indice ”advance/decline” sta facendo registrare una lettura di -300. I volumi sul NYSE sono di 561 milioni di titoli scambiati.
Il mercato, dopo essere sceso sia lunedì’ che martedi’ intorno al limite superiore dell’area di supporto compresa tra 10300 e 10200 ed aver poi rimbalzato, si e’ ieri allontanato chiudendo a quota 10481.60. E’ positivo notare che tale inversione di tendenza si e’ verificata in concomitanza con un’espansione dei volumi. Cio’ a cui vorremmo assistere ora e’ la continuazione di questo trend rialzista, sempre accompagnato da volumi in espansione e da forza relativa da parte degli “internals”.
TRADING OPERATIVO:
Questa mattina la nostra posizione su AU si trova in denaro dell’1.7%.
Vedi decine di small e medium cap in forte crescita segnalate da
WSI nella rubrica Titoli Caldi, una delle 10 sezioni in tempo reale
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DA QUI ALLA CHIUSURA:
Lunedi’ Wall Street rimarra’ chiusa per la festivita’ di “Labor Day. Martedi’ mattina invece sara’ pubblicato il dato macro sull’indice ISM non-manifatturiero.
POSIZIONI RIALZISTE:
AU (APERTA IL 7/4 A $35.12; ATTUALE $35.10; PERF –0.06%)
BORSA: WALL STREET DEBOLE SU CALO ENERGETICI E DATI/ANSA
Gli indici Usa procedono deboli, appesantiti dai cali del comparto energia, già invece protagonista in positivo delle ultime sedute. Oggi le big del settore soffrono il calo delle quotazioni del greggio determinato dalla notizia anticipata dai governi Usa e tedesco che l’Agenzia internazionale per l’energia (Aie) fornirà agli Usa, a corto di petrolio per l’emergenza Katrina, 2 milioni di barili al giorno prelevati dalle riserve strategiche. Restano inoltre le nubi sulle prospettive dell’economia Usa, stante il pesante impatto dell’uragano e gli ultimi dati congiunturali poco incoraggianti.
Anche i riscontri giunti oggi sull’andamento del mercato del lavoro hanno lasciato un pò di delusione: se il tasso disoccupazione ad agosto è infatti risultato in leggero calo, al 4,9% da 5,0% precedente, i nuovi posti di lavoro creati sono stati tuttavia inferiori alle attese (+169.000 contro le stime di +190.000). Guardando all’andamento dei singoli titoli, si segnalano appunto i cali delle big petrolifere: Exxon perde l’1,2%, a 60,93 dollari, mentre ConocoPhillips scivola dell’1,6%, a 67,87 dollari.
Prosegue inoltre il trend negativo delle compagnie di assicurazione in scia alle crescenti stime sugli oneri di indennizzo dei danni causati da Katrina: Prudential cede 1,20 dollari, a 65,49 dollari, mentre Allstate perde 28 cents, a 55,51 dollari. Sugli scudi invece la catena di supermercati Albertson’s – che traina tutto il comparto – dopo l’annuncio di pensare a incrementare il suo valore di mercato, anche attraverso la ricerca di un acquirente: il gruppo balza dunque del 13%, a 23,49 dollari, risultando il best performer dello S&P 500.
Giornata-no invece per Boeing: il colosso del’aerospazio risulta la maglia nera del Dow Jones con un calo del 2,4%, a 64,44 dollari, dopo che il sindacato dei macchinisti ha rifiutato la proposta di rinnovo del contratto e avviato uno sciopero che comporta blocchi alla produzione. Giù anche il vettore aereo Northwest che cede 46 cents, a 3,51 dollari, dopo aver dichiarato che il caro-carburanti potrebbe accelerare l’eventualità di una bancarotta.
Questa la situazione dei principali indici della Borsa Usa quando siamo giunti al giro di boa di seduta: il Dow Jones sale dello 0,14% (10.474,59 punti), lo S&P 500 segna -0,06% (1.220,90) e il Nasdaq si attesta su -0,08% (2.146,18).