NBEW YORK (WSI) – Chiusura contrasta per Wall Street che, in attesa del discorso sullo Stato dell’Unione di Barack Obama e in assenza di dati macro di rilievo, si è mossa per tutta la seduta lateralmente. Al termine delle contrattazioni, il Dow Jones ha guadagnato lo 0,3% a 14.019 punti e l’ S&P 500 lo 0,13% a 1519. Male il Nasdaq Composite che, invece, ha lasciato sul terreno lo 0,2% a 3.186 punti.
Tra i singoli nomi, salta all’occhio il calo di Facebook (-3,15%), su cui pesa il downgrade di Bernstein, che ha rivisto il rating da “outperform” a “market perform”, riducendo il target sul prezzo -18% a $27 dollari.
Lo Standar&Poor’s 500 intanto è in crescita +6,4% da inizio 2013, grazie all’accordo sul fiscal cliff raggiunto in extremis tra Obama e i Repubblicani del Congresso. L’indice rimane in calo -3,1% circa rispetto al record assoluto che ha testato nell’ottobre del 2007; il suo valore è comunque più che raddoppiato rispetto al fondo toccato nel marzo del 2009, nel pieno della crisi finanziaria, la peggiore dal periodo della Grande Depressione.
L’8 febbraio scorso il benchmark di riferimento della borsa Usa ha raggiunto i massimi da novembre 2007, riportando la fase di guadagni più duratura, su base settimanale, dal mese di agosto.
“Gli investitori esitano a posizionarsi sui mercati, in un momento in cui non si intravede un trend chiaro, cosa che va avanti da qualche settimana – ha commentato Jordan Irving, gestore presso Irving Magee Investment Management a Philadelphia, in una intervista rilasciata a Bloomberg – Sembra quasi che gli investitori stiano attendendo un nuovo round di buone notizie che giustifichi una nuova spinta rialzista”.
Intanto Goldman Sachs diventa più cauta sulle prospettive dei mercati azionari. Almeno per quanto riguarda l’orizzonte temporale dei prossimi tre mesi. In una nota, diffusa oggi, il colosso americano ha comunicato di aver abbassato il rating sull’azionaro da overweight a neutral in quanto “il mercato ha bisogno di digerire i guadagni recenti”.
Secondo Goldman, Wall Street si sta muovendo sopra le proprie stime alla luce dell’attuale situazione economica mentre l’Europa ha ancora uno spazio di crescita per raggiungere il suo fair value, a condizione che i rendimenti dei bond rimangano ai livelli attuali.
In una giornata priva di dati economici rilevanti, l’attenzione degli investitori rimane sul fronte dei risultati di bilancio. Stando a quanto riporta Bloomberg, delle 352 società quotate sullo S&P 500 che hanno comunicato finora i conti del quarto trimestre del 2012, il 74% circa ha battuto le attese sugli utili, mentre il 67% ha riportato un giro d’affari migliore delle previsioni.
L’attenzione degli investitori è rivolta ai risultati trimestrali di alcuni colossi come Coca-Cola e McGraw-Hill prima di prendere posizioni.
Da parte sua Lions Gate Entertainment si spinge in rialzo dopo che la casa cinematografica indipendente autrice della saga di successo “The Hunger Games” ha riportato utili superiori alle stime.
In ambito valutario, l’euro +0,16% a $1,3427; dollaro/yen -0,93% a JPY 93,42. Intanto, in un contesto di sempre più aperta guerra valutaria, gli investitori decidono di fare un favore al Giappone scommettendo contro la valuta nipponica e puntando dunque, almeno nel breve, su una sua ulteriore svalutazione.
Quanto alle commodities, i futures sul petrolio +0,53% a $97,54 al barile, quotazioni oro -0,22% a $1.645,40 l’oncia. I rendimenti decennali dei Treasuries sono in crescita +0,83% all’1,98%. Riguardo alle quotazioni del greggio, da segnalare che l’Opec, il cartello dei produttori e esportatori di greggio, ha alzato le stime sulla domanda globale per il 2013 a causa della ripresa economica più forte delle attese e alle temperature più rigide. In base alle ultime stime, per il prossimo anno è attesa una domanda di 840 mila barili al giorno dalla sua precedente stima di 760 mila barili al giorno.
IL SEGRETO PER FARE TRADING SUL PETROLIO