NEW YORK (WSI) – Wall Street continuerà a inanellare nuovi record? O esiste il rischio di una nuova bolla, prossima a scoppiare?
Jan Hatzius, analista di Goldman Sachs, non è particolarmente ottimista sulla performance dell’azionario Usa. E lancia l’allarme sul pericolo bolla, presentando un modello ben preciso. Precisando però allo stesso tempo che -almeno per il momento – gli asset non si trovano ancora in una fase eccessiva di surriscaldamento.
I principali termometri che Goldman utilizza per individuare i pericoli bolla sono l’apprezzamento dei corsi azionari e la crescita passata del credito, insieme al ratio aumento investimenti/Pil. Considerata anche la volatilità dell’azionario.
Hatzius avverte che il modello manda un messaggio ben preciso: ovvero che gli incrementi che sono stati messi a segno dall’azionario Usa nel corso del 2014 hanno aumentato il rischio dello scoppio di una bolla.
Il grafico indica infatti livelli che non si sono visti dal periodo 2008/2009. “La nostra interpretazione è che diverse esplosioni di bolle sono semplicemente la controparte di periodi precedenti di forti apprezzamenti, e in questo contesto non è sorprendente che grandi movimenti al ribasso siano più probabili, nel momento in cui la volatilità è elevata”, scrive l’esperto.
“L’espansione sta durando già molto di più rispetto alle fasi di espansione, in media, registrate nella storia”. Detto questo – e qui Goldman smorza i toni allarmistici – siamo ancora lontani dal surriscaldamento o da squilibri finanziari che storicamente hanno preceduto la maggior parte delle recessioni degli Stati Uniti”.
Il modello, dunque, dice: “preoccupatevi”, ma anche che per il momento la situazione è relativamente tranquilla. [ARTICLEIMAGE]
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