NEW YORK (WSI) – Wall Street in rialzo, sulla scia degli acquisti che sono tornati sull’azionario cinese e grazie anche alle speranze che la tragedia greca prima o poi volga a conclusione. Connor Campbell, analista finanziario presso Spreadex, spiega il motivo dei rally degli indici europei sottolineando che gli investitori stanno guardando con favore alle indiscrezioni secondo cui alcuni esperti greci starebbero aiutando la Grecia a stilare nuove proposte.
Alle 16.44 ora italiana, il Dow Jones sale +0,81% a 17.656,55. S&P 500 +0,86% a 2.064,38. Nasdaq +1,06% a 4.961,75.
Da segnalare che lo S&P 500 rimane in calo -4% dal record testato a maggio, ed è sceso nelle ultime sessioni anche sotto il prezzo degli ultimi 200 giorni.
I rumor lasciano pensare che “l’Eurozona, o almeno qualche membro della regione, rimarrà impegnata a evitare lo scenario Grexit, con il ministro delle Finanze irlandese che ha affermato che esiste una probabilità superiore al 50% di un accordo entro la giornata di domenica”.
Oggi in calo i Treasuries Usa, a fronte di tassi decennali che salgono al 2,28%, dopo essere scivolati negli ultimi giorni fino al 2,19%.
“A prescindere dall’outlook in Asia, i prossimi giorni di contrattazioni saranno interessanti – ha commentato in un’intervista a Cnbc Bill Blain, strategist presso Mint Partners – Alcuni stanno già incitando ‘buy, buy, buy”, e qualcuno pensa che sia stato toccato il fondo. Ci sono sicuramente delle occasioni lì fuori”.
Tra i titoli protagonisti della seduta Gap cede -1,51%, in attesa del rapporto sulla performance del dato relativo alle vendite comparate di giugno. Alcoa in rialzo , dopo che nella giornata di ieri ha inaugurato la nuova stagione degli utili, pubblicando un bilancio che ha messo in evidenza come le vendite abbiano superato le attese del consensus.
Le informazioni che sono giunte dal fronte macroeconomico non sono molto positive. Nella settimana terminata lo scorso 4 luglio, le richieste iniziali dei sussidi di disoccupazione sono balzate al record dall’ultima settimana di febbraio, salendo precisamente +15.000 a 297.0000.
La media delle ultime quattro settimane anche è salita, +4.500 unità a 279,500 punti, a conferma del fatto che i licenziamenti rimangono bassi negli Usa.
Sul valutario, l’euro -0,29% a $1,1045. Dollaro/yen +0,46% a JPY 121,26. Euro/franco svizzero +0,06% a CHF 1,0478. Euro/sterlina -0,50% a GBP 0,7174
Tra le materie prime, da due sessioni in preda alle vendite, futures sul petrolio scambiati a New York salgono +1,97% a $52,67 al barile. Brent +3,19% a $58,87. Oro +0,03% a $1.163,80. Argento +1,56% a $15,40.