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Wall Street aggiorna record. Ma S&P mai così ipercomprato dal 2012

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NEW YORK (WSI) – Sessione positiva per Wall Street, con lo S&P 500 che continua a inanellare nuovi record, in quella che è la sua quinta settimana consecutiva di rialzi.

Lo S&P 500 allunga il passo, registrando il suo 45esimo massimo dell’anno. Stessa cosa per il Dow Jones, che mette a segno il 28esimo record del 2014. In chiusura, Dow Jones +0,51% a 17.810; S&P 500 +0,24% a 2.064. Nasdaq +0,24% a 4.713.

Il petrolio a gennaio ha aggiunto 66 centesimi, lo 0,9%, a 76,51 dollari il barile. Nel frattempo, i titoli di Stato americani si avviano a chiudere positivi con rendimenti in calo al 2,3% per il benchmark decennale e al 3,02% per il titolo trentennale. Sui mercati valutari, l’euro cala a 1,2392 dollari mentre il biglietto verde arretra a 117,75 yen.

Sullo sfondo, ottimismo per l’outlook dell’economia globale dopo che Cina ed Europa hanno indicato l’avvio e l’intenzione di procedere a nuove misure di allentamento monetario. Detto questo, l’indice della Forza Relativa dello S&P 500 (RSI) indica che il listino si trova in una condizione di overbought (ipercomprato) ai massimi dal febbraio del 2012. L’ultima volta che fu in tali condizioni di ipercomprato, lo S&P 500 scese quasi -11% nell’arco delle settimane successive.

Tra i titoli, focus su Caterpillar, +4% circa. Tonfo invece per GameStop, -13%. La più grande società di vendite al dettaglio specializzata in videogiochi ha di fatto tagliato le stime sugli utili del 2015, a $3,55 per azione, contro i $3,69 attesi dal consensus.

Continuando a livello societario, la catena di negozi di scarpe sportive Foot Locker ha messo a segno utili e ricavi trimestrali oltre le stime ma il titolo soffre comunque. Quella di abbigliamento Gap ha invece tagliato le stime per l’anno in vista della stagione cruciale dello shopping natalizio.

Nike intende alzare il dividendo trimestrale del 17%, mettendo cosi’ a segno il tredicesimo anno di fila in cui l’azienda di abbigliamento sportivo aumenta gli utili distribuiti agli azionisti. Yum Brands, gruppo che controlla tra gli altri le pizzerie a marchio Pizza Hut, sta mettendo da parte 1 miliardo di dollari per un possibile piano di buyback

Gli investitori guardano con favore alla decisione della Banca centrale della Cina di tagliare i tassi di interesse benchmark e di ridurre i limiti imposti alle banche sull’erogazione del credito all’economia reale. Attenzione anche alle dichiarazioni proferite da Mario Draghi, che lasciano intendere un impegno da parte della Bce a considerare anche l’opzione del QE europeo in stile Fed.

Buone notizie sono arrivate dal fronte economico degli Stati Uniti. I mercati hanno imboccato la strada rialzista già dopo la comunicazione dell’indice Philadelphia Federal Reserve Index, che è salito a 40,8 punti nel mese di novembre, più del doppio rispetto ai 18,3 punti attesi dal consensus e al massimo dal dicembre del 1993.

In più, le vendite di case esistenti sono balzate a 5,26 milioni e il Superindice è cresciuto +0,9% a ottobre. Rally dei futures sul petrolio, che sui mercati newyorchesi balzano +0,61% a $76,31 al barile. Oro +1,02%, a 1.203 l’oncia.

Gli investitori tornano a scommettere sul QE europeo e sul mercato valutario l’euro ha una reazione immediata alle parole di Draghi, scendendo sotto quota $1,24. (Lna-MT)