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Wall Street, altra seduta no in attesa delle trimestrali

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New York – Altra seduta no nel 2013 per Wall Street, mentre gli investitori sono in trepidante attesa dell’inizio della stagione degli utili Usa, che vedrà protagonisti i bilanci relativi al quarto trimestre dell’anno scorso. Gli investitori non hanno voluto esporsi troppo prima dell’inizio della stagione degli utili. Una parte del mercato teme che l’incertezza legata al “fiscal cliff” abbia pesato lo scorso trimestre sui risultati delle compagnie statunitensi più del previsto. I principali indici azionari statunitensi hanno in moderato calo. Il Dow Jones ha perso lo 0,4%, l’ S&P 500 lo 0,3% e il Nasdaq Composite lo 0,2%.

A dare inizio alla carrellata di trimestrali è stato, come al solito, il colosso dell’alluminio Alcoa, che ha comunicato i dati dopo la chiusura dei mercato. Il più grande produttore statunitense di alluminio ha archiviato il quarto trimestre con utili in linea con le stime di Wall Street, ma ha mostrato cautela sul 2013. Grazie al ridimensionamento dei costi, il gigante statunitense ha riportato utili netti a 242 milioni di dollari, pari a 21 centesimi per azione, a fronte delle perdite pari a 191 dello stesso periodo del 2011. Superiori alle attese le vendite pari a 5,89 miliardi (-1,5% su base annuale).

Stando ai dati di Bloomberg, nell’ultimo trimestre dello scorso anno gli utili delle società scambiate sullo S&P 500 sono saliti in media +2,9%, e +0,5% esclusi quelli dei gruppi finanziari. Nessun dato rilevante in agenda macroeconomica.

Arriva intanto l’allarme dagli Stati Uniti, con il Bipartisan Policy Center Washington che, in una sua analisi, afferma che in assenza di un accordo sul tetto del debito americano, il default potrebbe concretizzarsi prima del previsto. Gli esperti sanno che l’accordo sul fiscal cliff è stato solo un mini-compromesso, e che gli Stati Uniti sono ben lungi dall’aver scampato il pericolo del precipizio fiscale, visto che molte questioni sono state solo rimandate.

Focus anche sul mercato dei Treasuries, che hanno riportato la performance di inizio anno peggiore dal 2009, stando alle rilevazioni di Bank of America Merrill Lynch.

In ambito valutario, l’euro -0,22% a $1,3086; dollaro/yen -0,49% a JPY 87,34. Euro/yen -0,69% a JPY 114,33.

Sul versante delle commodities, i futures sul petrolio +0,26% a $93,45 al barile, mentre quotazioni oro +0,65%, a $1.657. I tassi sui Treasuries a 10 anni scambiano invece in calo all’1,874%.