Il titolo di Apple di società con maggiore capitalizzazione di mercato a Wall Street non è più al sicuro, continuamente minato da altri due colossi hi-tech, Microsoft e Amazon, che a turno provano a scalfire la corona del colosso di Cupertino.
Ieri Apple è tornata in vantaggio alla chiusura, dopo aver ceduto il passo a Microsoft alla fine della scorsa settimana e dopo che Amazon si è imposta durante nell’intra-day. Alla chiusura di ieri, i tre colossi dell’hi-tech Usa erano divisi soltanto da una manciata di miliardi: 877 per Apple, 866 per Amazon e 860 per Microsoft.
La battaglia tra i tre gruppi va oltre i numeri. Se tutti e tre gruppi hanno approfittato del recente ottimismo dei mercati dopo la tregua commerciale tra Cina e Usa, Apple è tra i tre forse quella che ha sofferto di più nella guerra a colpi di dazi che si è consumata negli ultimi mesi tra le due maggiori economie mondiali. Se è vero che i suoi iPhone made in China erano stati esentati da Trump dal rischio dazi, il pericolo di un cambio di programma era sempre in agguato.
Microsoft, invece, dopo anni di stagnazione, sotto la guida del chief executive Satya Nadella, è tornata nel club delle società hi-tech più brillanti di Wall Street grazie ad una ristrutturazione che ha puntato su cloud, servizi alle aziende e innovazione.
Il suo valore di mercato è più che triplicato dal 2014, consentendole di tornare in vetta alla classifica che non vantava più dal 2002 (regina della market cap) oppure dal 2010 (società tech di maggior valore in Borsa).