NEW YORK (WSI) – Wall Street in sordina, ma si appresta a concludere il 2013 con guadagni record. Mancano solo due giorni di contrattazioni per chiudere l’anno: focus sullo S&P 500, in crescita su base annua +29%, con la migliore performance dal 1997. E gli analisti continuano a essere ottimisti, in generale, sulla performance di Wall Street.
Passate le 16.30 ora italiana, S&P 500 -0,09% a 1.839,75; Dow Jones +0,07% a 16.489,37. Nasdaq -0,22% a 4.147,31.
“Nel corso del prossimo anno, assisteremo ancora a ritorni molto positivi sull’azionario – ha commentato in una intervista a Bloomberg Joseph Tanious, global market strategist presso JP Morgan Asset Management – Grazie al miglioramento dei fondamentali economici e alla fiducia, i mercati punteranno verso l’alto”.
Da segnalare che l’indice S&P ha guadagnato +1,9% a dicembre, in positivo per il quarto mese consecutivo. Il listino ha messo a segno un guadagno +3,7% dallo scorso 13 dicembre al 27 dicembre, riportando il rally di due settimane più sostenuto dallo scorso luglio.
I tre round di quantitative easing lanciati dalla Fed hanno permesso inoltre allo S&P di incamerare un rialzo +172% dal minimo in 12 anni testato nel 2009.
In media i 20 strategist di Wall Street che hanno partecipato a un sondaggio di Blooomberbg, prevedono che l’indice salirà entro la fine del 2014 a 1.950, in rialzo +5,9% nei prossimi 12 mesi. Si prevede dunque per il prossimo anno una crescita meno sostenuta rispetto a quella del 2013.
Tra i titoli della sessione odierna, da monitorare Twitter, in calo -4,4%; le quotazioni della società di microblogging hanno riportato lo scorso 27 dicembre la flessione più forte (-13%) dal debutto sul Nyse, dopo che Macquarie Capital ha rivisto al ribasso il rating, affermando che il titolo è “cresciuto troppo e troppo velocemente”.
Molto bassi i volumi di scambio, con il numero di azioni passate di mano sullo S&P 500 inferiore del -35% rispetto alla media degli ultimi 30 giorni.
Focus sul dato delle vendite di case con contratti in corso, salite a novembre +0,2%: si tratta del primo rialzo in sei mesi, ma inferiore al +1% atteso dal consensus.
Sul mercato dei cambi, euro +0,43% a $1,38, dopo essere arrivato a sfiorare lo scorso venerdì la soglia dei $1,39; dollaro/yen -0,08% a JPY 105,07, euro/franco svizzero +0,11% a CHF 1,2261, euro/yen +0,35% a JPY 144,95.
Riguardo alle commodities, i futures sul petrolio -0,47% a $99,85; oro -0,71% a $1.205,40 l’oncia.